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L’attuale emergenza Covid ci impegna e tiene lontano dalla manifestazione che oggi hai organizzato e per la quale ti ringrazio. Ma ci siamo.
La paventata abrogazione dell’ergastolo ostativo ci preoccupa e amareggia. Abbiamo sentito di tutto riguardo a questo provvedimento, ma molta poca verità.
La legislazione antimafia di cui si è dotato il nostro Paese è la più ricca e la più efficiente d’Europa. Ogni singolo provvedimento, dalla “Rognoni-La Torre” in poi, è figlio di una strage o di un eccidio in cui sono cadute Donne e Uomini dello Stato, quello con la “S” maiuscola, quello contrastato, oltre che dalla criminalità in ogni sua forma, dallo stato con la “s” minuscola, dove si annida il malaffare e la collusione, che spesso, ma non sempre, vengono stanati.
Il sistema di leggi che ci consente di contrastare la Mafia si estende dal 416 bis, reato di associazione mafiosa che punisce già la mera appartenenza, al 41 bis ( il cosiddetto carcere duro) e all’ergastolo ostativo, che sono e rimangono una sorta di continuum di strumenti di contrasto alla criminalità organizzata.
Nel resto dell’Europa mancano misure così forti che consentono l’aggressione a Cosa Nostra. Ci sorprendono e ci addolorano profondamente le affermazioni che sentiamo circolare in questi giorni. Precisiamo una volta per tutte che il carcere duro e l’ergastolo ostativo non sono accanimenti punitivi, non sono “vendette” di Stato, sono piuttosto mezzi di contrasto e lotta, strumenti utili a limitare il potere dell’antistato, impedendo agli appartenenti alle organizzazioni criminali di poter continuare a impartire ordini e/o spingendoli a collaborare.
Le conquiste legislative in tema di contrasto a Cosa Nostra, specie perché irrorare anche del sangue dei nostri fratelli in uniforme, non si toccano. Non li ucciderete un’altra volta!

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