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"Negare la cittadinanza è una discriminazione creatrice di differenze che nelle strade, nelle scuole, nelle amicizie (nostre e de* nostr* figl*) non ci sono, non esistono". Con queste parole racchiuse in un post il gruppo "Amnesty International Palermo Gruppo 44" ha annunciato ieri la chiusura della "settimana antirazzista", promossa a livello nazionale dall'Associazione "Razzismo Brutta Storia". Trattasi di una serie di giornate in cui si sono svolti eventi sul tema del razzismo, dell'immigrazione e dell’inclusione sociale. Una settimana, appunto, conclusasi con un Sit-in intitolato "Cittadinanza Diritto Naturale". Gli organizzatori dell'iniziativa sono: Ciss Ong; Stra Vox; CEIPES; PRISM Impresa Sociale; Gambian Association IN Palermo; Mediterranea Saving Humans Palermo; TrinArt; Amnesty International Palermo Gruppo 44; Forum Antirazzista Palermo.
"L'umanità è la nostra identità", ha detto al presidio Thierno Mbengue, giovane membro del Movimento Culturale Our Voice. "Sono un essere umano e non comprendo come possano esserci esseri umani con meno diritti di altri. Sono qui per ribadire, come già fatto lo scorso settembre 2020 a Roma, la necessità che i procedimenti legislativi in merito allo 'Ius soli' e allo 'Ius culturae' proseguino il loro corso. Sono passate settimane (dall’insediamento del Governo Draghi, ndr), eppure il nuovo governo non si è ancora pronunciato sulla questione. E, inoltre, abbiamo il coraggio di avere in politica che alimentano il razzismo istituzionale, istigato a sua volta dalla classe dirigente e dalla stampa che emette dichiarazioni come: 'Piuttosto che fare il rider a Napoli vado a sparare ai palestinesi col Mossad'".'Piuttosto che fare il rider a Napoli vado a sparare ai palestinesi col Mossad'".


"Non si dovrebbe nemmeno discutere di 'Ius soli' e 'Ius culturae' - ha continuato il giovane senegalese -, perché un ragazzo che nasce in Italia, cresce in Italia ed acquisisce il bagaglio culturale del nostro Paese non può non essere considerato italiano. Il mio appello, dunque, è rivolto alla politica e alla classe dirigente affinché prenda una posizione. E mi riferisco a tutta la politica perché anche se molti dicono che la destra è razzista, nazista, xenofoba, patriarcale; è bene ricordare che la sinistra non si è pronunciata in merito a questo tema".
A seguire è intervenuta Sonia Bongiovanni, giovane fondatrice e direttrice di Our Voice, la quale ha ribadito come la presenza del Movimento fosse in funzione della difesa di tutti i diritti umani. "Il primo diritto è la cittadinanza, l'umanità, la vita - ha continuato Sonia -. È una vergogna che l'italiano medio nel 2021 continui ad adottare forme di razzismo. Così come è una vergogna che il nostro Paese esporti bombe e armamenti nei Paesi africani e mediorientali causando ed alimentando guerre e conflitti bloccando, però, le rotte migratorie".
In conclusione, la giovane direttrice ha voluto chiudere il suo intervento al Sit-in parlando ai suoi coetanei. "I giovani da ogni parte del mondo si devono ribellare contro ogni sistema razzista, criminale, fascista regnante nel Pianeta. Ci siamo stancati e ci ribelleremo contro ogni forma di razzismo e discriminazione. Dobbiamo farlo. Non esiste una causa più importante di un'altra: ogni tipo di violenza, discriminazione, razzismo e criminalità deve essere denunciata a Palermo, in Italia e nel mondo. Tutte le cause e le culture devono unirsi perché esiste solo una razza: quella umana".
(Prima pubblicazione: 28-03-2021)

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