da ritaatria.it
Anche quest’anno l’Associazione Antimafie Rita Atria è partita da Partanna e il 26 luglio 2020 dalle ore 18.30 sarà in Viale Amelia a Roma, come a voler seguire idealmente il percorso di vita di Rita, giovane Testimone di giustizia e per noi la settima Vittima della strage di via D’Amelio dove morì Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. (Per approfondimenti sulla storia di Rita Atria http://www.ritaatria.it/rita-atria/).
A noi non piace fare Memoria “indossando” posture, gestualità ed espressioni facciali tipiche delle commemorazioni piene di belle parole di cordoglio e di astratte richieste di giustizia.
Saremo lì, come ogni anno, per fare un bilancio per noi e per chi con noi vorrà esserci e per testimoniare il significato che diamo al concetto di “memoria attiva”.
E quest’anno oltre ai nostri soci Testimoni di Giustizia, Ulisse e Renata, ci sarà Barbara Dettori la figlia del maresciallo Mario Alberto Dettori al radar di Poggio Ballone la sera del 27 giugno 1980 (strage di Ustica) morto per impiccagione qualche anno dopo.
E proprio in questo luogo, che abbiamo battezzato come il posto migliore per rendere giustizia e per proseguire il sentiero tracciato da Rita, porteremo l’importante risultato della procedura iniziata tre anni fa (e sostenuta solo da LeSiciliane e dall’Associazione Culturale immaginARTE), quando l’Associazione lanciò la campagna per il conferimento della cittadinanza onoraria di Roma a Rita, ossia la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio del Municipio VII a favore della cittadinanza. Adesso aspettiamo l’atto politico necessario e conclusivo della Sindaca di Roma Capitale.
E porteremo in Viale Amelia anche la nostra “abitudine” a farci domande persino su cose che si pensava seppellite come la morte di Rita Atria.
Nel corso degli anni ci siamo, infatti, persuasi che alcune dinamiche relative ai vissuti di Rita non fossero per niente convincenti e così abbiamo incaricato Graziella Proto di capitanare un progetto editoriale con LeSiciliane per scrivere un libro sulla storia di questa giovane combattente che si basi su ricostruzioni storiche e non su una narrazione romanzata; la giornalista è partita richiedendo il fascicolo sulla sua morte alla Procura di Roma che ha ottenuto e poi condiviso con noi che lo abbiamo, a nostra volta, consegnato al nostro avvocato, Goffredo D’Antona per studiarlo ed analizzarlo al fine di verificare se vi siano aspetti di interesse penale considerato che nelle carte contenute non abbiamo trovato le risposte che cercavamo.
Sarà presente anche l’attrice Stefania Mulè dell’associazione immaginARTE che con la sua sensibilità e la sua professionalità ci accompagna da anni dando voce a Rita attraverso la musica e il teatro.
Sono previsti interventi telefonici di Michela Buscemi, Graziella Proto e Mina Welby.
Coordinamento dell’iniziativa a cura del Presidio Romano e del Direttivo Nazionale (saranno presenti la Presidente Santina Latella e la Vice Presidente Nadia Furnari - fondatrici dell’associazione).
Tratto da: ritaatria.it