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raimondi bennardo c emanuele di stefano 0Riportiamo di seguito la lettera aperta del ceramista Bennardo Raimondi a tutti i sindaci. L'appello accorato di un artigiano, vittima di usura, che chiede solo di poter lavorare.

Gentile sig. sindaco.

mi chiamo, Mario Bennardo Raimondi, sono un artigiano palermitano, un ceramista e presepista. Da 43 anni svolgo questo mestiere non solo per bisogno, ma anche, e soprattutto, per amore dell’arte, cercando di valorizzare e di tramandare con le mie opere la difficile arte della ceramica e ho 58 anni.
La mia è una storia particolare. Nel 2003 sono stato costretto a vendere la casa, a licenziare i miei 8 dipendenti, a chiudere il negozio (esportavo anche all’estero), perché esasperato e minacciato dagli usurai ed estorsori, che mi rovinarono sia economicamente che moralmente. Denunciai quelle persone, ma non conclusi nulla perché chi denuncia oggi viene isolato da tutti. Le mie opere sono sparse in tutto il mondo ma mi sono ridotto a elemosinare davanti alle chiese. Papa Francesco per due volte mi ha aiutato, rispondendo personalmente alla lettera che gli scrissi; a Sua Santità ho donato un presepe fatto a mano, il ricavato della vendita è stato donato alle famiglie povere. Successivamente mi ha pure telefonato. Ho realizzato anche un presepe che poi ho regalato allo Stato; adesso si trova presso la Camera dei Deputati. Anni fa, la Presidente Boldrini mi ha conferito anche una medaglia al valor civile. Sono del parere che l’arte non deve morire. La vera crisi non è la crisi economica, ma la perdita dei valori umani. Ho avuto qualche piccolo aiuto da parte dello Stato, dalla Caritas. La mia città, però, mi ha molto deluso: nessun palermitano che ama l’arte, fino ad adesso, ha organizzato un evento per me. Ho avuto numerosi riconoscimenti da tanti paesi e città d’Italia, ma dalla mia città nessun riconoscimento, né elogio. Faccio spesso alcuni sorteggi per cercare di sopravvivere, oppure sono presente davanti alle chiese dove cerco di vendere qualche oggetto da me realizzato. Sono rari i sacerdoti che mi aiutano, che non hanno paura e che capiscono che dramma sto vivendo.
In attesa di un aiuto da parte delle istituzioni, ho ripreso l'attività di volontariato nelle scuole dove tengo gratuitamente laboratori di ceramica , dove i bambini possono toccare l’argilla e realizzare qualche piccolo oggetto. Qualche dirigente scolastico già mi ha accolto nella sua scuola per portare la mia testimonianza così da farmi conoscere, trasmettere ai ragazzi il mio lavoro e magari riuscire a vendere qualcosa allestendo un piccolo banchetto. Far conoscere la mia storia e il mio lavoro attraverso l’acquisto dei miei prodotti rappresenta un modo efficace per poter aiutare me e la mia famiglia. Le sarei grato se lei mi consentisse di poter fare un piccolo laboratorio e contemporaneamente allestire un piccolo banchetto o nelle scuole del suo comune o in occasione di eventi o sagre o feste senza avere nessuna spesa... puo verificare ciò che le ho scritto anche attraverso internet o facebook dove sono iscritto io desidero soltanto lavorare dignitosamente e cercare di dare dignità alla mia famiglia.

In attesa di Sue notizie, la ringrazio per l’attenzione e le porgo cordiali saluti.

Bennardo Raimondi

Foto © Emanuele Di Stefano

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