di Paolo Borrometi
L’omicidio di Pesaro è un segnale gravissimo, si tratta del fratello di un collaboratore di Giustizia. È un segnale gravissimo innanzitutto per la teoria che qualcuno continua a strombazzare che “le mafie non sparano più”. Purtroppo, Giuseppe Antoci ce lo insegna, le mafie sparano ancora, ma lo fanno quando è strettamente necessario per eliminare fisicamente il loro problema. È gravissimo perché da tempo, purtroppo, il problema mafie è scomparso dalle agende politiche. Oggi a Pesaro l’ennesima dimostrazione che, quando meno ce lo aspettiamo, ecco il “morto ammazzato”. Ed allora tutti a batterci il petto, con paura. Adesso ci diranno che “le mafie tornano a sparare” o forse, ancor meglio, “se le mafie sparano allora esistono”. Al di là del movente che verrà appurato dalle Forze dell’Ordine e dalla magistratura: Svegliamoci, prima che sia troppo tardi. Svegliamoci.
Tratto da: articolo21.org
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