da 19luglio1992.com
Come gruppi promotori ed organizzatori degli incontri informativi “Donne contro la mafia” dove, tramite le esperienze vissute dalle nostre relatrici, cerchiamo di informare i cittadini della presenza stanziale della malavita organizzata nei nostri territori e della progressiva infezione subita dai vari tessuti della nostra società (politico, imprenditoriale e amministrativo) di zone da sempre erroneamente considerate immuni dal fenomeno mafioso, ci sentiamo di esprimere la nostra preoccupazione per quanto accaduto al collaboratore di giustizia Paolo Signifredi.
Ogni qual volta viene colpito chi collabora con la giustizia, il segnale arriva anche a tutti coloro che hanno intrapreso questa strada: colpirne uno per educarne cento e in questo modo esercitare un forte potere coercitivo non solo nei confronti di queste persone, ma anche di coloro che potrebbero arrivare a compiere questa scelta.
Compito fondamentale dello Stato è quello di proteggere coloro che contribuiscono in modo concreto a debellare questo cancro chiamato ‘ndrangheta che oramai si è ben radicato anche al nord con la complicità di professionisti senza scrupoli.
Auspichiamo che vengano presto chiarite le dinamiche che hanno portato a questa gravissima aggressione e che venga rafforzata la sicurezza verso il collaboratore di giustizia Signifredi affinchè possa portare avanti il suo fondamentale percorso di collaboratore.
movimento Agende Rosse Emanuela Loi – Mantova
movimento Agende Rosse Mauro Rostagno – Modena & Brescello
Comitato Mantova, Acqua, Ambiente, Territorio, Legalità
Tratto da: 19luglio1992.com