Il Foglio dei Siciliani/ aprile 2018
di Riccardo Orioles
Perché i ragazzi se ne vanno? Questa piccola inchiesta, in una città del Sud, spiega abbastanza bene che cosa sta succedendo. Lavoro non ce n’è; quel poco che c’è è precario; il precario, a sua volta, è molto più precario di prima. Tutto il resto è chiacchiera, e chiacchiera non innocente. “Maledetti immigrati! Ci rubano il lavoro!” è un modo di proteggere, per interessi precisi, coloro che il lavoro ce lo rubano davvero.
Un tempo c’era qualche difesa, per quanto spesso timida: partiti, sindacati, quello che si chiamava la sinistra. Adesso la disperazione è totale, e porta alla guerra dei poveri che, come sapevamo quand’eravamo civili, serve a tenerci tutti sotto padrone, bianchi e neri, nordici e sudisti, vecchietti e ragazzini. La politica con tutto questo c’entra poco, perché le decisioni reali (per esempio portare le aziende all’estero) si prendono ad altri livelli.
Restiamo noi, le persone comuni, proprio i disoccupati precari e camerieri. Un tempo, moltissimi anni fa, la situazione del popolo era più o meno come ora; sembrava difficilissimo che si potesse cambiare. Eppure, a poco a poco la gente si organizzava; poi venne pure la “sinistra”, ma tutto cominciò prima ancora, dalla base; senza nomi difficili ma con le idee abbastanza chiare. “Camerieri di tutto il mondo, unitevi! - disse alla fine qualcuno - Tanto, peggio di così non può andare”.
Info: isiciliani.it
Foto © Ansa
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