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gruppo udine 2017126di Elena Forgiarini
Sabato 16 dicembre 2017 alle ore 16.00, presso l’Auditorium Zanon di Udine, l’associazione culturale Mandi dal Cil, in collaborazione con ANTIMAFIAduemila e la partecipazione straordinaria del movimento culturale internazionale Our Voice, hanno presentato l’evento:
“Il Futuro è nelle scelte di oggi: come scegliere?”. Giorgio Bongiovanni, direttore di ANTIMAFIAduemila e Ambra Fedrigo, regista del documentario “Il ragionevole dubbio”, hanno condotto magistralmente la conferenza, contraddistinta dall’intercalare armonico degli interventi dei relatori ai momenti d’arte proposti dal gruppo giovanile Our Voice, tratti dal loro spettacolo, “Our Choice”, attirando così l’attenzione del pubblico, emozionandolo e trasmettendogli in modo diretto ed efficace il messaggio inerente la libertà di scelta, la democrazia e la legalità.
Come associazione era nostra intenzione creare uno spazio di condivisione rispettoso e democratico, dove idee, conoscenze ed esperienze diverse, potessero incontrarsi, trovando così, tutti assieme, nuove soluzioni, mantenendo la capacità di lasciar andare i vecchi preconcetti per aprirsi al nuovo.
Ma per poter scegliere in modo consapevole e ancor prima, per poter capire ciò che sta accadendo attorno a noi, senza subirlo passivamente, bisogna innanzitutto informarsi, sentire le varie posizioni mantenendosi in un atteggiamento neutrale. E’ solo da quella posizione che possono e devono nascere delle lecite domande.
Domande che devono avere una risposta degna, basata su reali ricerche scientifiche, e non su ipotesi vaghe. Non bisogna dimenticarsi che oggi in ballo ci sono la libertà e la democrazia.
E noi, come associazione, non potevamo di certo rimanere in disparte a guardare.
Il pomeriggio è iniziato con l’intervento dell’avvocato Pietro Becci, il professionista che da mesi oramai segue l’associazione Piano B da un punto di vista giuridico. Egli ha fatto un excursus sull’obbligo vaccinale da un punto di vista strettamente giuridico, portando a conoscenza il pubblico di una mozione per la regione Friuli Venezia Giulia, che potrebbe permettere a tutti i bambini i cui genitori non hanno provveduto all’adempimento dell’obbligo vaccinale, di terminare l’anno scolastico all’interno della scuola dell’infanzia in cui sono regolarmente iscritti.
Altro dato importante che ha riportato l’avvocato Becci, riguarda l’approvazione della legge sul testamento biologico, sottolineandone gli aspetti contradditori se paragonata alla legge Lorenzin. Questa legge infatti tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione di ogni persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.
Al termine della relazione dell’avvocato, la scena è stata letteralmente rapita dai ragazzi di Our Voice: Jamil El Sadi e Lorenzo Capretta, che interpretavano rispettivamente un giornalista onesto e preparato che denunciava senza timori la corruzione fra case farmaceutiche e la sanità, mentre lo stato, anche con forza lo ha costretto al silenzio.
Poi è giunto il momento dell’intervento di Giorgio Bongiovanni in qualità di direttore ANTIMAFIAduemila.
Semplice e diretto, con la professionalità che lo contraddistingue, Giorgio ha definito la legge sull’obbligatorietà vaccinale nientemeno che fascista!
Ha denunciato senza timori le infiltrazioni mafiose all’interno dello stato e della sanità, mentre il pubblico, entusiasta, applaudiva come per voler sottolineare le sue parole forti e coraggiose. Ha ammonito tutti di diffidare di qualsiasi partito politico che all’interno del suo programma metta in discussione la democrazia e la libertà di scelta.
Nel silenzio del palco, ecco poi in scena Chiara Lautieri, con un monologo tratto da esperienze di vita a lei realmente accadute.
Commovente e delicata, con i suoi undici anni, ha saputo trasmettere al pubblico presente in sala tutto ciò che racchiudeva nel cuore; la paura di ciò che è stato, la forza che lei e la sua famiglia hanno tratto da quell’esperienza e la speranza in un futuro in cui tutte le persone riusciranno a risvegliarsi dal loro torpore per essere uniti nella difesa della libertà e della giustizia.
A questo punto, Ambra Fedrigo ha invitato sul palco la consigliera regionale dottoressa Silvana Cremaschi, portavoce in quest’occasione della nostra presidente della regione Debora Serracchiani.
Nel suo intervento, composto e professionale, ha esposto in modo chiaro e assertivo le motivazioni, a suo parere valide e attendibili, per cui è fondamentale portare avanti la campagna vaccinale, ponendo l’accento sull’importanza di una informazione approfondita, rivolgendosi a figure professionali preparate ed esperte. Ha descritto con novizia di dettagli tutti i passaggi a cui un medico dovrebbe attenersi prima di sottoporre a vaccinazione un bambino, senza trascurare le eventuali annotazioni di effetti collaterali postumi all’inoculazione dello stesso.
La dottoressa Cremaschi, ha dichiarato che la Regione Friuli Venezia Giulia, ancora in tempi non sospetti, ha cercato di pubblicizzare la campagna vaccinale senza incorrere all’obbligatorietà, ammettendo, se pur in modo velato, che non ci saremmo dovuti trovare di fronte ad una legge che pone i cittadini di fronte ad un obbligo.
Ha fatto seguito un breve ed intenso intervento di Ambra Fedrigo, che pur dimostrando un grande rispetto verso la categoria dei medici, ed essendo consapevole che non si può fare di tutta un erba un fascio, non ha potuto fare ameno di ricordare alla dottoressa Cremaschi, che non bisogna cadere nel falso pensiero che tutti quei genitori che non vogliono subire l’obbligo vaccinale, siano persone inconsapevoli ed estremiste; tutt’altro. Ad oggi, troppo spesso accade che molti della categoria medica, non rispettino quei semplici e indiscutibili passaggi che la nostra consigliera aveva esaustivamente elencato nel suo discorso e che non vengano debitamente registrate le reazioni avverse in seguito a vaccinazione. La Fedrigo non ha permesso che tutte le morti dovute a reazioni avverse, potessero essere nuovamente dimenticate o semplicisticamente catalogate come falsi miti. La scienza deve fare i conti con ciò che è stato per fare in modo che altri innocenti non debbano più pagare un così alto prezzo.
Verso le 18.30 c’è stato l’intervento telefonico, direttamente da Roma, con il dottor Giulietto Chiesa, direttore di Pandora TV. Questi ha dichiarato che abrogare la legge Lorenzin e istituire una commissione di inchiesta parlamentare sui vaccini, sono le intenzioni della “Lista del Popolo” di cui fa parte.
Le sue parole sono state accolte con grande entusiasmo dal pubblico presente, che ha colto nel tono di voce fermo e deciso del dottor Chiesa, la convinzione di voler mantenere fede alla promessa fatta.
L’intervento via Skype con il dottor Erns Schrott, esperto internazionale di medicina Ayurvedica, purtroppo non è stato possibile a causa di problemi tecnici, ma in breve organizzeremo una serata in cui potrà esporre il suo lavoro, dando spazio al pubblico per eventuali domande.
Mentre il gruppo di Our Voice si apprestava a sgombrare il palco per poter avviarsi alla conclusione del loro spettacolo, è salito sul palco Graziano Ugenti, Presidente dell’associazione Piano B che ha illustrato le finalità per cui è nata l’associazione e quali sono state le iniziative svolte sino ad ora. Visibilmente emozionato, ha ricordato alle persone l’importanza di condividere assieme gli obbiettivi, sostenendosi l’uno con l’altro senza mai smettere di crede nelle nostre possibilità.
Lo spettacolo si è riaperto con la scena della scuola dell’infanzia, in cui Jessica e Chiara, hanno dato vita all’interpretazione dell’esclusione che avviene all’interno delle scuole dopo l’applicazione della legge Lorenzin.
Sara, attraverso il suo monologo, ha dato voce a tutti quegli insegnati della scuola dell’infanzia che non possono esprimere liberamente il loro pensiero e le loro preoccupazioni. Con la sua interpretazione, ha spiegato come la scuola, di ogni ordine e grado, dovrebbe essere un punto d’incontro, un luogo di crescita, favorendo l’interazione tra le diverse culture e invece, sta facendo crescere pregiudizi e differenze. Ha poi incitato gli insegnati a non rimanere prigionieri dell’indifferenza, e a giurare fedeltà verso la costituzione, verso le nuove generazioni, verso la propria coscienza.
Il buio ha avvolto il palco, mentre sullo schermo appariva un video creato dai ragazzi sul ministro della salute italiano, Beatrice Lorenzin. Frammenti di interviste esplicative del suo pensiero, ma soprattutto, della sua mal-informazione con dati assolutamente inattendibili.
Successivamente è stata la volta di Beatrice Boccali, leader del gruppo Our Voice FVG, per la prima volta sul palco in veste satirica. E’ stata lei a mettere in risalto gli aspetti salienti del suo personaggio, amplificandoli in un modo drammaticamente reale. Il suo intervento è stato accolto dal pubblico con entusiasmo e allegria, mentre la ministra illustrava le sue teorie su virus saltellanti e notizie di improbabili stragi da morbillo a Londra.
Per fortuna, è apparsa dal nulla Agnese Tomadini, che con fare popolare ha “spostato la Lorenzin” in un angolo e, smascherando tutte quelle false informazioni che ancora oggi aleggiano nelle menti delle persone, si è chiesta come potrebbe essere un mondo migliore... Così, dalle quinte, è apparso Antonia di Bello, con una chitarra in mano, poi consegnata ad Agnese mentre le dice: “immagina”.... E così hanno iniziato a cantare, mentre alle loro spalle un video di pace scorreva con le sue immagini ad effetto. La musica si è diffusa in tutto il teatro coinvolgendo poco a poco le persone ad unirsi al loro canto di pace e speranza.
E poi ecco Chiara che giocava in mezzo al palco, mentre una voce narrava di come i bambini siano in balia degli interessi, interpretati da Sonia Bongiovanni e dello Stato, interpretato da Lorenzo Capretta, che si approfittano di loro e della loro innocenza, ritenendoli a malapena come numeri. 
Intanto, l’indifferenza generale, interpretata da Elisa Pagano, permetteva che tutto ciò accadesse, abbandonandoli alla loro sofferenza a quella delle rispettive famiglie.
L’atto si è concluso con Chiara che cade atterra, priva di vita, quando sulle note della canzone “la cura” di Franco Battiato, è entrato in scena Mattia Lautieri, interprete della vita, cha a passi di danza ridonando vita alla piccola Chiara.
Attimi intensi che hanno coinvolto i presenti in una coreografia emozionante, mentre si riusciva a percepire la forza che scaturiva ad ogni passo di danza sino al suo culmine, quando Mattia, con un gesto dolce e allo stesso tempo deciso, sollevava il volto della madre, in segno di una dignità ritrovata, stringendo la sua mano con quella della bambina.
Lo schermo dietro al palco ha preso vita con il logo di Our Voice, mentre Beatrice si avvicinava al centro del palco apprestandosi ad interpretare il monologo. Le sue parole hanno acquistato una vibrazione straordinaria accompagnate dalle note della canzone “Arrival of the Birds”. Ogni suo gesto ed espressione, ha incoraggiato le persone a dare un senso alla propria vita inseguendo con coraggio i propri ideali senza mollare davanti alle difficoltà. Alle sue spalle, lentamente è apparsa la fondatrice del movimento culturale internazionale Our Voice, Sonia Bongiovanni.
Immagine di purezza e grande forza. Così Sonia ha chiuso lo spettacolo presentando brevemente Our Voice, mentre i membri del gruppo, a due a due si stringevano alle sue spalle. Quando ha pronunciato la frase: “Siamo tutti esseri umani. Una sola voce. La nostra voce” la sua energia è penetrata con forza nel cuore di tutti noi, mentre Agnese, Antonia e Isabel Petrosa, intonavano “Find the cost of freedom”.
Gli applausi sembravano non avere fine, mentre le persone si alzavano in piedi in segno di riconoscimento e stima difronte ad un gruppo di giovani che ha saputo, con uno stile inconfondibile, risvegliare le coscienze delle persone toccando i loro cuori.

Foto © ACFB

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