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di Karim El Sadi

Our Voice, un Movimento Culturale Internazionale composto da ragazzi e ragazze di ogni età e provenienza che attraverso l'arte vuole lanciare un messaggio di lotta culturale e di speranza, ha scelto la Sardegna come meta per l'inizio del tour 2017/2018.
I ragazzi di Our Voice, coordinati dalla giovane Sonia Tabita Bongiovanni, sono approdati ad Olbia l'alba del 2 ottobre per poi intraprendere un lungo viaggio fino a Cagliari, la prima tappa di questo "Sardinia Tour", dove si sarebbero esibiti il giorno dopo con un doppio spettacolo initolato "L'arte uccide la mafia" presso l'Auditorium comunale di Cagliari, davanti ad oltre 400 studenti. Lo spettacolo presentato in tutte le date del tour vede i giovani attori vestirsi nei panni di quei “giusti" che hanno dato la vita per la lotta alla mafia. Uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Impastato, Giuseppe Fava, Carlo Alberto dalla Chiesa, Pino Puglisi e tanti altri. Le interpretazioni sono seguite dalla personificazione della speranza messa in scena da Noemi, la quale ha lasciato al pubblico un messaggio di lotta culturale in un cambiamento della società e della necessità di fare memoria prendendo esempio "dai nostri martiri" purché non si ripetano gli errori commessi in passato, quando l'Italia si è macchiata di sangue con le stragi del '92.
Gli appuntamenti di Cagliari erano patrocinati dal Comune e dal sindaco Massimo Zedda che ha salutato i ragazzi di Our Voice. Gli spettacoli sono stati applauditi dagli studenti e dagli insegnanti che hanno apprezzato l'esibizione e il messaggio trapelato dalle scene a cui hanno assistito.


Terminati gli spettacoli il gruppo ha fatto subito le valigie per raggiungere quella che sarebbe stata la seconda data del "Sardinia Tour" a Macomer (NU) presso l'Auditorium del Liceo Scientifico Statale G. Galilei mercoledì 4 ottobre. Nuovamente un doppio spettacolo, il primo con il biennio si è concluso tra gli applausi calorosi degli studenti i quali hanno seguito attentamente ogni scena apprezzandone le parti recitate e cantate, la storia, la satira e naturalmente le coreografie Hip Hop che hanno fatto alzare l'entusiasmo all'interno dell'Auditorium. A seguire il gruppo Our Voice ha avuto tempo per fare una meravigliosa chiacchierata con i ragazzi che hanno messo da parte il timore iniziale per lasciar spazio a domande e curiosità riguardo il gruppo, lo spettacolo e la mafia. Un dibattito che ha lasciato col sorriso gli studenti e naturalmente i professori che hanno approvato l'iniziativa. Lo stesso è accaduto con gli alunni del triennio nello spettacolo successivo i quali sono rimasti stupiti dall'impegno e dall'esibizione della compagnia. Al dibattito con gli alunni più grandi del triennio, Our Voice ha assistito a domande molto incalzanti quali: "Come si possono coinvolgere i nostri coetanei riguardo queste tematiche? Come facciamo a trasmettere loro il senso di interessarci e portare avanti una denuncia comune?" rispondendo: “Semplicemente iniziando, non importa in quanti saremo, chi ci circonda si renderà conto dell'importanza di lavorare per un cambiamento nel momento in cui noi lo dimostreremo con i fatti, non soltanto a parole. Chi ci crede si unirà a noi, questa è la nostra forza”. Mentre alla domanda "Chi garantisce la nostra incolumità se denunciamo la mafia?" ha risposto in maniera completa Stefano dicendo: "La nostra incolumità è tutelata se siamo in tanti... se saremo tutti uniti per denunciare, nessuno potrà toccarci".
Ai saluti con i ragazzi di Macomer molti studenti hanno lasciato i propri recapiti alla compagnia con il desiderio di restare in contatto e con la volontà di creare un gruppo Our Voice in Sardegna. I dibattiti sono stati la chiave per rendere ancora più stretto il rapporto tra il pubblico e gli attori creando una sintonia e un'unione unica tra ragazzi della stessa età. La voglia di un cambiamento era percepibile nell'aria.
Entusiasta, il gruppo Our Voice è ripartito nel pomeriggio per raggiungere l'ultima destinazione di questo tour in Sardegna a Terralba (OR), presso l'Istituto d'Istruzione Superiore S. A. De Castro, per esibire nuovamente lo spettacolo la mattina del 5 ottobre. Lo show è stato anticipato dalla presentazione del libro "Quel terribile '92" di Aaron Pettinari, caporedattore di AntimafiaDuemila accompagnato da due ragazzi di Our Voice che hanno moderato l'incontro.
Pettinari presentando il suo libro ha parlato anche di quello che è oggi la criminalità organizzata, delle incongruenze riguardo le indagini svolte sulle stragi del '92 e '93 e della trattativa tra Stato e mafia, tematiche che gli studenti hanno ascoltato con attenzione e che sono state riprese sul palco dal gruppo Our Voice durante l'esibizione del loro show.
A fine giornata è intervenuto il preside Giuseppe Tilocca che ha ringraziato il gruppo per aver presentato lo spettacolo nella sua scuola e ha dedicato delle parole importanti riguardo l'appuntamento: “Io credo che con l'arte non solo si possa sconfiggere la mafia, ma si può imparare a conoscere se stessi e diventare cittadini colti”.
I ragazzi di Our Voice hanno poi avuto il piacere di pranzare con i docenti ed il preside stesso, scambiandovi due chiacchiere e parlando dei possibili progetti da attuare insieme prossimamente.
Il tour è stato coronato da un bellissimo servizio realizzato dal giornalista Alberto Viazzi sugli spettacoli di Our Voice tenuti nelle scuole andato in onda durante il TG serale del TGR Sardegna (il servizio a 10' 03'').
Il gruppo è tornato soddisfatto e meravigliato da quanto i ragazzi di questa terra bellissima ma purtroppo spesso dimenticata abbiano potuto donare gioia, spirito di sacrificio e voglia di mettersi in gioco lavorando per una società migliore.
Agli oltre mille studenti delle scuole che hanno assisito agli spettacoli, Our Voice si sente di dire che “non esiste nessuna isola e nessun continente perchè siamo tutti figli della stessa terra, e dobbiamo dimostrarlo rimanendo liberi dentro”.

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