di Franco Di Carlo
Sto seguendo sulle testate online AntimafiaDuemila e Articolotre il triste caso dell’omicidio del dottor Attilio Manca, specialmente dopo aver letto il libro scritto da Lorenzo Baldo ‘Suicidate Attilio Manca’. E facevo tra me e me una riflessione.
Pensavo tristemente al passato! E’ purtroppo vero quanto si diceva: dove passano i corleonesi tracce non ne restano. Quando ho appreso che il dottor Manca aveva avuto la disgrazia di incontrare sul suo cammino il super-latitante Bino Provenzano, sono riaffiorati ricordi: in altre circostanze i corleonesi si erano comportati alla stessa maniera.
Addirittura in un episodio per certi versi simile, avrebbero tentato di agire allo stesso modo, con un altro medico che si era adoperato per curare una ferita di arma da fuoco che aveva ferito un latitante di fede corleonese.
Ma è proprio nel loro Dna non lasciare tracce nel loro passaggio?
Così ci si spiega come abbiano potuto vivere una vita in latitanza.
Spero che il nuovo fascicolo aperto presso la procura di Roma, possa dare un impulso decisivo alle indagini, in modo che ottenga giustizia e verità questo ragazzo infangato e calunniato da persone senza anima né scrupoli.
Conoscendo per motivi di lavoro il procuratore dottor Pignatone e il suo aggiunto, dottor Michele Prestipino, mi sento di poter rassicurare i familiari di Attilio Manca: se questi magistrati troveranno anche solo un cavillo, uno spiraglio, nulla tralasceranno per arrivare alla verità.
Tratto da: articolotre.com
Franco Di Carlo chiede giustizia e verità per Attilio Manca
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