Ma come farà mai la città di Palermo ad aprire porte e librerie alla presentazione del libro del figlio di Salvatore Rina?
A Salvo Riina, ha avuto l’opportunità di dirlo apertamente davanti a milioni di italiani sulla Rai di Stato, le cose di “cosa nostra” non lo interessano, a lui interessa esaltare l’amorevolezza di suo padre verso i figli, insomma, ciò che ci ha inflitto la mafia è “cosa nostra” non è “cosa sua”.
A Palermo, come in tutte le altre città d’Italia, soprattutto quelle travolte dallo stragismo di Salvatore Riina, la presentazione del libro del padre “amorevole”, le cui mani grondano di sangue di vittime innocenti, resta uno scandalo a cielo aperto.
Perchè l’Editore mette così tanta forza nello sfidare le vittime di mafia? Ce lo spieghi, perché le giustificazioni che ha dato fino ad oggi fanno acqua da tutte le parti.
C’è una insensibilità tale nella presentazione del libro del figlio di Riina che non trova giustificazione alcuna, se non in motivi che non ci sentiamo neppure di pensare.
Da Firenze, da via dei Georgofili, diamo con forza e con coraggio tutta la nostra solidarietà a quanti a Palermo prenderanno posizione davanti a sì tanto affronto, a sì tanta ignominia, se mai il libro di Salvo Riina inneggiante ai valori all’interno del focolare domestico dello stragista d’Italia per antonomasia venisse presentato.
Ricordiamo che i “Capi nazisti”, quando tornavano a casa da figli e mogli dopo essersi tolti con noncuranza il sangue delle vittime che era schizzato sulle loro giacche, accarezzavano le teste dei figli e quelle dei loro cani.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Foto © Pressphoto
Ass. Georgofili: ''Libro Salvo Riina a Palermo? Solidarietà a chi protesta''
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