di Ass. ''Rita Atria''
La notizia: il GIP Gaetana Bernabò Distefano proscioglie Mario Ciancio perché ''Il fatto non costituisce reato''
...Insomma... non perdiamo tempo neanche a farlo il processo. Il GIP a Catania decide: il processo non serve. Per Ciancio "il fatto non costituisce reato" e questa è una bellissima notizia non solo per l'imputato ma anche per tutti quelli che non ci hanno messo la faccia. Ora potranno continuare tranquillamente a comprare la Sicilia senza sentirsi minimamente in colpa. Quelli che non ci hanno messo la faccia possono continuare a parlare di antimafia e andare ad ossequiare Mario Ciancio. Che dire...a Catania la mafia non si occupa di informazione (tranne eccezioni come il delitto di Pippo Fava a cui Mario Ciancio, probabilmente per eccesso di garantismo, negò persino il necrologio) e di politica. A Catania la mafia ha la coppola e soprattutto si trova in periferia probabilmente a Librino.
Le Associazioni serie dovrebbero scrivere: "le sentenze si rispettano". Appunto. Le associazioni serie. Noi, notoriamente non lo siamo e questa sentenza non la rispettiamo per nulla. Una domanda: "ma in Italia esiste ancora il diritto di critica o l'hanno abolito"? Giusto per sapere se ci dobbiamo aspettare qualche denuncia per lesa maestà alla magistratura. Anche i legali di Ciancio non se l'aspettavano (come si legge su Meridionews)... ma che gli volevamo far fare il Natale con questo peso al cuore? Quindi perché sprecare soldi dello Stato per andare e permettere quindi alle parti offese di motivare le ragioni della richiesta di rinvio a giudizio in un processo?
Dopo l'amara ironia, passiamo alle cose serie: la sentenza. Incredibile, inaspettata, non condivisibile... oltre trent'anni di lotte che meritavano almeno un processo. Aspetteremo le motivazioni del GIP per esprimerci pienamente sulla questione. Oggi vogliamo però ringraziare chi in questi anni ci ha messo la faccia (pensiamo ad esempio a Pippo Fava). Vogliamo ringraziare quelle poche e rare realtà catanesi come il comitato NO PUA e Dario e Gerlando Montana fratelli di Beppe Montana (la Sicilia non pubblicò né il necrologio sulla morte di Pippo Fava, né quello su Beppe Montana) per essersi costituiti parte civile mettendoci la faccia.
E Grazie all'Avv. Goffredo D'Antona per un impegno senza riserve e senza "calcoli"; un impegno che guarda solo ed esclusivamente alla Giustizia e alla Verità. Noi siamo al loro fianco e vogliamo dedicare a questi nostri compagni di viaggio un pezzo tratto dal libro inedito del nostro grande Amico e Socio, Mario Ciancarella:
"Certo potremmo chiederci "che senso abbia" bruciare così la vita propria e quella dei propri cari, ed avere la amara sensazione che si tratti soltanto di gocce inutili in un grande ed arido deserto.
Potrebbe sembrarci lontano ed insignificante quello che scrissero con tanta serena dignità e forza - senza nascondere nè le paure, nè la amarezza, umanissime - i tanti condannati a morte della Resistenza, di ogni ceto sociale e di ogni livello culturale.
Ma può essere utile pensare che, se ogni goccia compie con fedeltà il suo percorso, è indubbio che le gocce finiranno per incontrarsi e diverranno sorgente e poi ruscello e poi fiume ed infine mare.
Tutto questo non è poesia ma la Legge fondamentale della Vita, immutabile. Dove essa viene tradita tutto diviene arido ed infecondo. Questa semplice certezza è stata la pelle ed il sangue di ciascuno di noi. La sofferenza e la consapevolezza di "aver perso" non possono mutare il giudizio finale: "E' impossibile pentirsi".
Forza Compagni di Viaggio noi continueremo a camminare con voi... e non sarà questo proscioglimento a convincerci che siamo dei "perdenti"... perché Pasolini ce lo insegna: "Io So".
... dimenticavamo... il 5 gennaio... davanti alla lapide di Pippo Fava... usate almeno la cortesia di non portare sotto l'ascella la Sicilia di Mario Ciancio. Grazie!
e come ci ha fatto notare una nostra cara amica e socia: Cattafi libero, Ciancio assolto, Cuffaro e Genovese osannati.... resta a noi solo Brecht : "Ci sedemmo dalla parte del torto, tutti gli altri posti erano già occupati."
...e un pensiero va anche alla grande Graziella Proto che con il suo Casablanca continua sulla strada segnata da Pippo Fava...
Associazione Antimafie "Rita Atria"
Tratto da: ritaatria.it