La tragedia di Giorgio Ambrosoli, l’avvocato Milanese che aveva ricevuto il compito arduo e affascinante di essere il commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona negli anni ’70. Per la sua solerzia ed incorruttibilità pagò con la vita il suo alto senso dello Stato e del Dovere Morale. Troppi interessi politici – economici erano connessi con l’affaire delle banche e così venne scritta una delle pagine più tristi e nello stesso tempo più emblematiche della Storia d’Italia del dopoguerra.
Lo spettacolo ricostruisce la vicenda umana e professionale dell’avvocato milanese basandosi sulle testimonianze diretta dei familiari e i testi fondamentali scritti sulla vicenda, tra cui “Un eroe borghese” di Corrado Stajano e “Qualunque cosa succeda” del figlio Umberto Ambrosoli.
Luca Maciacchini, attore e cantautore, narra la vicenda solo in scena alternando canzoni originali scritte per lo spettacolo, accompagnandosi con la chitarra.
Giorgio Ambrosoli
con Luca Maciacchini
testo Michela Marelli e Serenella Hugony Bonzano
musiche e canzoni Luca Maciacchini
regia Michela Marelli
tecnica teatro canzone
produzione Markhor Teatro in collaborazione con Teatro in-folio
organizzazione Pietro Confalonieri
Spettacolo anche per RAGAZZI DELLE SUPERIORI_progetto legalità
https://www.facebook.com/giorgio.ambrosoli.spettacolo
Video integrale Giorgio Ambrosoli
Trailer Giorgio Ambrosoli
Intervista TGR Lombardia
Premio ISABELLA D’ESTE per il teatro-canzone nel 2011
Premio MEI – Cultura contro le mafie nel 2014
4° Festival dei Beni Confiscati alle Mafie 2015 – Milano
Lettera di Francesca Ambrosoli
Una ballata su mio padre…strano, questa non l’aveva ancora pensata nessuno.
Era uscito già da qualche anno il film diretto da Michele Placido, recitato con seria professionalità da Fabrizio Bentivoglio e prima ancora il libro di Corrado Staiano “Un eroe borghese” scritto con passione e viva memoria storica dell’ Italia di allora… ero molto curiosa e sicuramente anche un po’ perplessa.
Poi una sera in compagnia di pochi amici, in una piccola sala a città studi ho conosciuto Luca Maciacchini e sono subito rimasta colpita non solo dal suo talento artistico, ma soprattutto dall’ originalità di un’opera ironica e impegnata al tempo stesso.
Luca mi ha stupito per la sua incredibile memoria, canta e suona molto bene ed ha un’ ottima presenza scenica.
Racconta la vita di mio padre e la storia d’Italia negli anni ’70-’80 passando da monologhi a canzoni ironiche per descrivere i personaggi della vicenda legati alla mafia italo americana e conclude con il brano “Essi non sono più” dove elenca per nome e cognome le numerose vittime di quegli anni.
I testi dei monologhi scritti da Michela Marelli rendono chiari anche i giri finanziari e i cambi di società fantasma che Sindona escogitava per raggiungere i suoi scopi, tenendo sempre alto il livello d’attenzione del pubblico.
Penso che, per come la performance è pensata, sia molto adatta ad un pubblico giovane e il fatto che la storia di mio padre possa essere conosciuta dai ragazzi, mi fa sempre molto piacere.
La ballata è proposta anche nelle scuole come spunto di riflessione sui temi della legalità.
Un’ occasione di pregio dunque per raccontare le vicende oscure del nostro paese e far conoscere comportamenti virtuosi e personaggi esemplari pur nella loro semplicità.
Francesca Ambrosoli