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int-premio-scuolaa cura di Gabriella Tassone - 2 agosto 2015
In via D'Amelio è stata letta una lettera inviata da una classe quinta di scuola elementare dell’Istituto Comprensivo Statale “Guglielmo Marconi” di San Giovanni Suergiu (CA). Questa classe, nell’anno scolastico appena trascorso, ha seguito un progetto scolastico sulla legalità in collaborazione col gruppo facebook Fraterno sostegno ad Agnese Borsellino. Hanno seguito un percorso composto da incontri con un tecnico esterno, lezioni con la loro Insegnante Luciana Ursillo, letture di testi appositi e una gita all’Asinara. Si è cercato di dare consapevolezza a questi bambini su cosa sia la mafia, cosa può accadere entrando a far parte di essa e tanto altro. Alla fine gli stessi bimbi hanno prodotto materiale artistico fatto di disegni che son stati raccolti in un libro, fatto interamente a mano da loro, e che verrà donato ai figli del Giudice Borsellino.

Questa è la lettera.
"Prima del progetto fatto in classe non sapevamo cosa fosse la Mafia, adesso lo sappiamo! Abbiamo capito che la Mafia non è un problema solo della Sicilia, ma purtroppo è dovunque, è in ogni luogo dove trova terreno fertile, è come una pianta infestante! Non dovrebbe esistere perché è una organizzazione che compie azioni scorrette e crudeli; non serve a niente e se ci mettiamo tutti d’impegno contro di essa riusciremo a sconfiggerla. Dobbiamo essere uniti e intelligenti, la Mafia non è intelligente, perché non commette azioni intelligenti, ma commette azioni vigliacche. Durante il viaggio di istruzione all’Asinara tutti noi ci siamo ricordati della scena del film in cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si ritrovano lì per scrivere gli atti del Maxiprocesso, allora abbiamo chiesto alla guida se poteva accompagnarci per farci vedere l’edificio che li ospitò. Arrivati lì abbiamo visto la grande targa di marmo deposta in loro ricordo…. Per noi è stato un momento molto importante e commovente. La guida sentendoci parlare ci ha chiesto se le raccontavamo qualcosa sui giudici, alla fine del racconto ci ha detto che le erano venuti i brividi, che era commossa. Noi eravamo molto orgogliosi e ci siamo ricordati che la maestra ci dice sempre che la migliore arma per combattere l’ingiustizia e il male è la conoscenza. Più conosci e più sei forte. La conoscenza ci aiuta ad avere coraggio e ad affrontare tante cose brutte. Se conosci non hai paura. La Mafia non ci fa paura, perché anche se siamo bambini ora sappiamo cos’è! Non dobbiamo aver paura della Mafia, ma combatterla come hanno fatto per tutta la loro vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per noi loro sono due simboli importantissimi della lotta alla Mafia. Questi grandi e importantissimi uomini sono stati uccisi dalla Mafia perché la Mafia aveva paura di loro e del loro grande coraggio. Noi, oggi, vogliamo ricordarli e vogliamo seguire il loro esempio, ma siccome siamo bambini ci piace ricordarli quando, anche loro bambini, giocavano a pallone e si divertivano insieme. Non sapevano che sarebbero diventati due grandi esempi per altri bambini”.
Crediamo che l’educazione alla legalità partendo proprio dai più piccoli possa far si che le parole della signora Agnese Borsellino riferite ai giovani diventino realtà.
“Io non perdo la speranza in una società più giusta ed onesta, sono anzi convinta che sarete capaci di rinnovare l'attuale classe dirigente e costruire una nuova Italia"
Agnese Borsellino

Il libro è stato ritirato da Roberta Gatani in rappresentanza dei cugini ai quali verrà consegnato.

Info: Fraterno Sostegno ad Agnese Borsellino

ANTIMAFIADuemila
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