di Ivano Asaro - 4 dicembre 2014
Pianto, si ho pianto.
Si parlo di voi, anzi parlo con voi. Parlo a quegli stronzi senza palle che hanno ucciso due animali indifesi, mascotte imprescindibili di Pino Maniaci e della redazione di Telejato. Parlo con voi, e mai sarei stato convinto di scendere così in basso. Io quelli come voi neanche li saluto, non mi sognerei mai di condividerci un caffè, figuriamoci di dedicarvi miei pensieri, parole, articoli. Nonostante ciò questa volta mi avete fregato. Questa volta avete messo in discussione il coraggio degli uomini, la dignità delle persone. Avete giocato satanicamente con i sentimenti più intimi e profondi che un essere umano abbia.
Vi siete messi, da poveri imbecilli, in una battaglia più grossa di voi. Voi non siete mafiosi, i mafiosi sono altri; voi non siete delinquenti, i delinquenti sono altri; voi siete dei poveri imbecilli, che forse neanche le loro madri guarderebbero in faccia se sapessero da dove proviene il sangue che hanno sulle mani, la benzina sulle loro scarpe. Siete stati in grado di inclinare la speranza con atti di pura viltà. Forse perderò la dignità con questo articolo, forse con il solo fatto di ammettervi tra i miei pensieri perderò la mia faccia, ma a voi cretini che sognate qualche titolo di giornale e qualche complimento da un cretino più vecchio e potente di voi, quindi ancora più balordo, cos’è Telejato voglio spiegarlo.
Telejato è una palestra di vita. Il sudore dietro un microfono, l’emozione della diretta, la pasta di Mamma Patrizia, il sorriso di Simona, l’ardore di Giovanni, la competenza di Letizia. Telejato è scuola. I testi scritti in fretta e furia, le spiegazioni da dare ed i cazziatoni da prendersi. Telejato è passione. Le sere d’estate in trenta attorno ad un tavolo e quella dopo in due a parlare delle interviste al sindaco od al magistrato. Telejato ti fa conoscere la gente, ti fa amare la vita. Telejato è il motivo di orgoglio di quel territorio, Telejato è il motivo d’orgoglio della mia terra. Telejato è la telecamera in mano ad Arianna, è il baffo di Nicola ed il sorriso di Francesca; Telejato è la visita di Fra Giosuè e la confusione di Giulia; Telejato è lo sguardo convinto di Adriana e quello dolce Giulia. Telejato è la schiena curva sul monitor di Fabio, le telefonate di Salvo, i disegni di Noemi. Telejato è “Cucciolino”, l’altro cane che vive a Casa Telejato. Telejato sono i ragazzi di Cuneo, Telejato sono i giovani che vengono in visita. Telejato è Salvo Vitale. Telejato è Telejato.
Ma tu che bruci auto per goduria od ordine, che sevizi animali indifesi e poi li consegni ad una fine indegna, che cazzo vuoi capirne? Tu sporco essere che ti addormenterai anonimamente citato dalle televisioni locali e dai giornali nazionali, non puoi capire quello che ti dico. Che ne sai del sorriso di una conquista afflitto, come sei, nella melma che ti circonda.
L’ultima cosa voglio dirti, con tutta la rabbia che ho, e le lacrime che mi restano, fin qui non ho neanche una volta citato Pino Maniaci concretamente, ma forse il tuo intelletto scarso non te lo ha fatto notare, e non l’ho fatto perché lui venga dopo, ma perché lui viene Prima, anzi è Sopra. Lui è l’autore e la fiamma di tutto questo. Pino Maniaci è Telejato, Io sono Telejato, Noi siamo Telejato. Tu sei solo un pezzo di merda a cui ho dedicato troppa attenzione.
Tratto da: telejato.it
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