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vitale-salvo-c-sebastiano-gulisanoPoesia
di Salvo Vitale
E’ passata indenne tra le ragnatele della storia,
sapientemente nascosta nei sotterranei della violenza,
immersa sotto l’acqua  putrida del compromesso,
acquattata sopra il palco a muovere i fili,
cammina al nostro fianco e non riusciamo a vederla,
è persino dentro di noi, ma ci rifiutiamo di ammetterlo,
si rifiutano di ammetterlo gli abitanti delle isole felici,
fa decidere agli altri ciò che ha già deciso,
e gli altri accettano per l’illusione di star meglio,
per tutela d’immagine, per paura del futuro,
per l’incapacità di agire, per infingardaggine,
per comodità d’un intreccio che li rende complici.


Nomi, volti, icone, intoccabili,
sindaci, assessori, onorevoli,  ministri,
magistrati, giornalisti, generali,
ovunque l’uomo giusto nel punto giusto,
chi redige, chi approva il piano regolatore ,
ingegneri, appaltatori, subappaltanti, cantieri
l’architetto, il ragioniere, il funzionario,
l’impiegato comunale che segue l’iter della pratica,
chi sostiene, ma anche chi si oppone,
il carabiniere che ti informa
se è in arrivo un provvedimento giudiziario,
il medico che cura il latitante,
l’infermiere che ti segue in ospedale,
il professore universitario che dà trenta al rampollo
un intreccio di anelli
che garantisce  potere impunità  e successo,
un posto nell’assise della città,
un palco per godere del concerto
la giusta parola nella gestione del territorio,
il chiavistello che apre  l’accesso  alle vie del denaro.

Si aggira con disinvoltura tra i labirinti dell’economia,
non va mai in ferie,
invisibile, astratta, eterea, impalpabile
non ti dà altra scelta che tacere o morire
restare con la testa dentro l’acqua,
nuotare nel mare dell’oblio, del quieto vivere,
del futuro sicuro dentro l’ostrica chiusa.
E non illuderti: basta farti comprare una volta,
la seconda ti prendono gratis.
Non pensare di liberartene quando non ci sono più:
il ricambio è velocissimo,  predisposta la turnazione.

Se ti serve la coca, se ti serve un rene,
se ti serve un kalashnikov, un carro armato,
se ti serve una nave o un posto sul barcone,
se ti serve la pulla d’ogni età e d’ogni prezzo,
se ti serve un prete, un prestito, un permesso,
se ti serve un posto di lavoro,
se ti serve il nemico morto
non c’è problema. Tutto e subito

Ogni gesto ha un motivo,
ogni dettaglio è importante
ogni parola ha un senso
ogni relazione è funzionale
ogni quadro ha un posto
ogni movimento ha una direzione
ogni strategia ha un obiettivo
ogni scambio un vantaggio
ogni alleanza una giustificazione,
ogni amico un’amicizia,
ogni scelta un risultato
ogni favore è ricambiato.

E così il cerchio è chiuso,
tutto è compiuto,
tutto si conferma  sulla vetta dell’Olimpo
per eternare la sudditanza degli uomini
davanti agli dei di merda,
ma anche per credere che laggiù,
dove la possibilità si fa certezza,
esiste la leva giusta per cambiare tutto

Casarano 26.10. 2014

Il brano è liberamente ispirato dal “Manifesto dell’antimafia” di Nando dalla Chiesa

Foto © Sebastiano Gulisano

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