Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

petizione-prescrizione-eternitFirma la petizione diretta al ministro della Giustizia Andrea Orlando, al premier Matteo Renzi e a tutto il Parlamento
Vogliamo una prescrizione che abbia un effetto di garanzia e non sia un privilegio. Che le tante vittime dell’Eternit non abbiano colpevoli a causa della prescrizione non è degno di un paese civile. Così come è indegno che i colletti bianchi che si macchiano di corruzione scampino dalla certezza del diritto per lo stesso motivo: sono poche decine di persone sull’intera popolazione carceraria.

LA PETIZIONE
Vogliamo una prescrizione che abbia un effetto di garanzia e non sia un privilegio.

Le oltre tremila vittime dell’Eternit non hanno un colpevole. Tutto ciò a causa del meccanismo della prescrizione che rende l’Italia un Paese poco civile in materia di diritto.

Solo per arrivare a una sentenza di primo grado in occorrono in media 500 giorni. Il tema della lentezza è all’ordine del giorno nella riforma della giustizia civile, ma non lo stesso per la prescrizione.

La prescrizione è un importante diritto del cittadino, se non fosse che nel nostro Paese è diventato un modo per difendersi dai processi, e non nei processi. La prescrizione dovrebbe dare la garanzia ad un processo circoscritto in tempi ragionevoli. Ma questo diritto però degenera in privilegio quando la si raggiunge con l’astuzia allungando artificialmente i tempi del processo alla ricerca dell’impunità.

Risultato: una media di 165.000 prescrizioni all'anno. Si pensi solo ai tantissimi processi per corruzione: in questo momento ci sono solo poche decine condannati che scontano la pena perché tutti gli altri hanno goduto della prescrizione. Un enorme costo per lo Stato, stimato dalla Cassazione in 84 milioni di euro.

È doveroso che noi cittadini chiediamo una prescrizione vera, che sia garanzia di tutti e non privilegio di quanti sfruttano le pieghe del codice per sfuggire alla sentenza.

Vogliamo una prescrizione che smetta di decorrere dal momento dell’esercizio dell'azione penale, cioè da quando il Pubblico ministero affida il procedimento al Giudice. L'orologio della prescrizione deve fermarsi non appena viene nominato un giudice che comincia a lavorare, congelando i tempi per evitare che si creino intenzionalmente ritardi.

In tal modo, se l'azione giudiziaria inizia anche un giorno prima che il reato cada in prescrizione, il processo non si ferma e arriverà a giudizio.

Ciò avviene già in molti Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti. Anche l’Ocse ha invitato il nostro Paese a muoversi in tal senso. Non a caso la legge anticorruzione Severino del 2012, nelle sue prime versioni, aveva un impegno forte in tal senso, ma è scomparso dal testo durante l’iter parlamentare.

Che le vittime dell’Eternit e i loro familiari non possano avere la giustizia attesa da anni, e che la democrazia sia ferita dall’impunità per i corrotti e dalla mancanza della certezza del diritto è uno scandalo inammissibile.

Queste vicende devono valere come ultimo monito per affrontare una volta per tutte il tema cruciale della riforma della prescrizione.

Nessun pasticcio, nessun compromesso. Chiediamo tutti insieme #lafinedellincubo

Tratto da: riparteilfuturo.it

pulsante-firma-rif

Ti potrebbe interessare...

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos