di Rosellina Garbo - 17 ottobre 2014
Intensissimo l'incontro con Letizia Battaglia ieri al Centro di Cinematografia. Il racconto di una donna, una grande donna, che ha scelto di esistere, di diventare il suono del suo sguardo dietro l'obiettivo. Nelle sue foto puoi sentire l'odore del sangue, il sapore della polvere, ma soprattutto il peso della sua umanità quando davanti al dolore leggi il dibattimento materno tra la necessità di testimoniare e quella di abbracciare il pianto o la disperazione, come lei stessa racconta. Ha raccontato la mafia Letizia Battaglia ma in ogni sua foto io leggo l'inno alla vita, il desiderio che li, davanti a quelle scene, sia ristabilita la dignità dell'esistenza.
Per questo non mi turba il suo esperimento postumo di reinterpretare quelle foto sovrapponendo altre immagini con cui arginare la cristallizzazione di un momento drammatico con frammenti di vita, per non soccombere e non piegarsi allo sgomento, alla rassegnazione. Quanta poesia, quanta umiltà, quanta autenticità in questa donna che ha accettato la sfida della vita per riappropriarsi della sua libertà e cantarla senza sfrontatezza ma con la gratitudine che leggi nella luce del suo sguardo e della gentilezza del suo sorriso... Che meravigliosa lezione di vita. Grazie Letizia, da donna a donna, tu porti nella tua anima il senso materno della vita e della speranza che hai magnificato attraverso lo strumento che hai reso un prolungamento della tua grande intensità!!!
Foto © Rosellina Garbo