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ciancimino-massimo-web26di Massimo Ciancimino - 28 giugno 2014
Prima notte senza il papero, mi manca, è in vacanza con la mamma, sono felice per loro, come sempre io non posso andare, non posso allontanarmi da Palermo per una misura di prevenzione provvisoria che dura da ben due anni, e pensare che proprio oggi ho testimoniato come teste per la procura Generale in Corte di Appello proprio nella sezione dellle misure di Prevenzione, un esame da parte della sostituto procuratore Generale Dott. Patronaggio, presente anche il Procuratore Generale Dott. Scarpinato, ed un contro esame da parte dei difensori del preposto, il tutto durato quasi quattro ore, un esame talvolta anche dai toni accesi e pesanti, ho finito in serata giusto il tempo di fare due passi e rientrare presso la mia abitazione come da prescrizione. Il tutto mi fa tanto pensare alla mia situazione, sono veramente un ibrido, un ruolo come il mio ancora non riesce ad essere "omologato" neanche da me stesso, faccio fatica a comprendere come possa servire da esempio per altri possibili liberi cittadini che in totale assenza di interessi nè per torti subiti o altro decide di stare dalla parte dei buoni, nessuno potrà mai fare lo stesso percorso che ho fatto io, a vedere cosa è capitato a me sarebbe un pazzo, subire una anamnesi tale dovermi difendere da attacchi di ogni tipo, tante procure intente ad ostacolare il mio ruolo di teste nel processo trattativa lavorano costantemente nel tentativo di farmi scivolare.

Quasi sempre si parla giustamente del processo della trattativa, sicuramente il più grande sacrificio ed altrettanta soddisfazione della mia vita. Si parla poco invece dei tanti processi dove rendo testimonianza contro mafiosi ed amici dei mafiosi, ma questo conta poco, non interessa ne giornali ne altro. La mia scelta mi impone di essere coerente, spesso mi sono trovato in situazioni imbarazzanti, dovere confermare accuse nei confronti di persone che ho anche conosciuto credetemi non è una cosa facile per chi poi come me esercita questo difficile ruolo per libera scelta, io non vivo in altre città sotto falso nome, io non sono un pentito che accusa persone da "siti riservati in video conferenza", io vado in bicicletta in tribunale, nessun paravento, io metto la mia faccia, io domani questa gente i loro parenti li incontrerò per strada, a scuola di mio figlio, in un bar, tanti mi hanno tolto il saluto, io come ben sapete non ho nè ho mai chiesto nessun programma di protezione, nessun beneficio, solo tanta coerenza per una scelta fatta che ha portato anche ad auto accusarmi. Molti non capiscono come siano momenti di grande imbarazzo, contrastare con avvocati che hanno anche difeso in passato mio padre, persone che stimo ma che per dovere di coscienza e scelta oggi mi trovo a contrastare anche aspramente. Ringrazio a tal proposito il mio avvocato Francesca Russo che come sempre ha saputo tutelarmi da attacchi intenti a minare la mia credibilità cercando di potermi mettere in imbarazzo con domande poco attinenti attenenti mie processi in corso. Non sono belle giornate, anche io ho i miei momenti di incertezze, non posso permettermi di voltare le spalle alla procura ed a magistrati che anche a causa mia oggi vivono in una condizione di sicurezza quasi intollerabile, devo andare avanti anche per queste strade meno famose ma altrettanto importanti.

Ps: la mia non vuole essere una critica all'ufficio misure di prevenzione e del suo presidente dott.ssa Saguto di cui apprezzo il grande lavoro nella ricerca dei capitali illeciti, la mia presenza ieri in aula ne è la dimostrazione, vorrei solo che mi sia data la possibilità di poter affermare quanto prima la mia non pericolosità sociale.

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