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senato-grandangolodi Enza Galluccio - 26 giugno 2014
In nome dell’eguaglianza di fronte alla legge, della giustizia e della democrazia, venga ritirato subito quell’emendamento che aggiunge vergogna alla già indegna riforma del Senato. Non bastava aver esautorato di ogni potere e valore - pur senza eliminare nulla, tantomeno i costi - quella che da sempre è definita la Camera Alta del Parlamento, oggi si completa quell’opera distruttiva della democrazia e del diritto ripristinando un’immunità a maglie larghissime per i nuovi senatori, che non saranno eletti da nessuno di noi ma ancora nominati.
E non basta, tale diritto, essendo essi stessi già consiglieri regionali e sindaci, sarà esteso di conseguenza anche al loro operato presso regioni e comuni.
Questa è la ricetta contro la corruzione del governo Renzi a firma – attenti bene – Finocchiaro e Calderoli .
Quindi, gli inquirenti non potranno più indagare questi neo-parlamentari per reati connessi con il proprio ruolo, né tantomeno arrestarli senza essere autorizzati dalla Camera di appartenenza. Non solo, i senatori non potranno nemmeno essere perquisiti e/o intercettati. Se ne deduce che le possibilità di provare un reato commesso, attraverso questi strumenti indispensabili per qualsiasi indagine, si ridurranno a zero.

In questo periodo di boccucce arricciate per lo stupore e di falsa indignazione di fronte ai gravissimi episodi come quelli dell’Expo e del Mose, in cui politici e imprenditori sereni e scaltri più che mai si sono arricchiti e hanno rimpinguato i loro conti bancari e quelli dei principali partiti, in cui il presidente del consiglio Matteo Renzi grida “si parli!” e definisce la corruzione “alto tradimento” con toni da inquisitore, ebbene proprio ora indifferente e arrogante più che mai, la nuova classe dirigente (come fece la vecchia) si garantisce nuovi ampi spazi di impunità.
Come se fosse normale, la Ministra per le riforme si permette anche di tutelare l’accordo con il condannato Silvio Berlusconi, ricordando che Forza Italia rappresenta milioni di italiani e siede in Parlamento… Parla di una fase di semplici proposte ancora da valutare, ma non perde l’occasione per tacere e aggiunge che di tale emendamento “si può discutere ma non è centrale”… da far venire i brividi!
Pur sperando nell’intenzione positiva di quelle parole, interpretandole come potenziale volontà di modificare quel testo, verrebbe da chiederle cosa sia per lei centrale. Ma la ministra sorride a tutti anche quando dice cose che fanno inorridire. Recita imperterrita la sua parte ben studiata, senza mai aggiungere altro o concedersi il lusso del silenzio. Offende la nostra intelligenza, innanzitutto quella delle donne, ma anche quella di tutti gli italiani. Smetta di ridere Ministro perché qui non c’è nulla di cui compiacersi, ascolti magari la proposta alternativa di Calderoli che – con tono da paradosso – sfida e minaccia proponendo l’altra opzione, cioè di togliere l’immunità anche alla Camera, in nome del “tutti immuni o nessuno”…
Smetta di ridere ministro Boschi e rifletta su quanto ci sarebbe da piangere.

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