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dellutri-fermoimmagine-tg1di Enza Galluccio - 13 giugno 2014
Dell’Utri è rientrato oggi a Fiumicino con un volo Alitalia, accompagnato dalla figlia Chiara coperta da un velo e seduta a metà aereo, non accanto a lui. Qualche volta gli si è avvicinata, ma la comunicazione non sembra essere andata oltre la consuetudine di un saluto.
L’uomo che ha fondato il Partito di Forza Italia con Berlusconi dovrà scontare i suoi sette anni di carcere e, forse, rimettere per un po’ nel cassetto il sogno di un partito trasversale tra poteri criminali e imprenditori disposti a tutto, direttamente prestati a una politica alla quale misteriosamente ci si abitua con facilità e rassegnazione.
Dell’Utri torna perché forse è stato abbandonato da quella rete di protezioni di cui aveva goduto finora. Dell’Utri torna in Italia e va in carcere, come un qualunque delinquente; il suo avvocato dice che era sua intenzione rientrare al più presto e affrontare la sua pena. Per questo avrebbe addirittura fatto pressioni.

Se un uomo così vicino ai boss mafiosi e così ricco di informazioni torna e va in carcere, dopo essere stato in Libano per cure “speciali”, le spiegazioni possibili sono soltanto due: o non conta più nulla o sa di essere più garantito nel suo Paese anziché altrove.
Si dice stanco.
Sarà trasferito nel carcere speciale di Parma. Sì, proprio lo stesso in cui fino a poco tempo fa era rinchiuso Provenzano e oggi ospita niente di meno che Francesco Schiavone detto “Sandokan” e Salvatore Riina detto “Totò ‘u curtu”. Già, proprio Riina, il corleonese che ha trattato con dei politici e poi è finito in carcere, tradito da Provenzano che a sua volta ha trattato ancora meglio e più a lungo.
Molti uomini delle istituzioni han permesso che tutto ciò accadesse, ma in nome della “ragion di Stato” ovviamente. La stessa così gradita a molti del Pd che oggi fan proprie le parole di un tal Fiandaca che, suo malgrado, non è stato eletto nelle scorse elezioni europee. Che peccato; si pensi a quanto bene avrebbe fatto questo giustificazionista in un’Europa ancora impreparata a confrontarsi con criminalità e corruzione ai massimi livelli.
Concludo con una riflessione: Dell’Utri sarà presto in buona compagnia. Chissà se sarà lui la nuova “dama” da cortile per le chiacchiere confidenziali di Riina…

In foto: Dell'Utri a Fiumicino in un fermo immagine dal tg1

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