Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

cavalli-giulio-web1di Giulio Cavalli - 7 maggio 2014
E quindi ora se ne può parlare, definite le liste per le candidature alle elezioni europee, finiti i proclami e i contro proclami e soprattutto esaurita la memoria breve della politica italiana e degli italiani. Sonia Alfano non è stata ricandidata. Non è un dramma, per carità, e sicuramente avrà modo di mettere a frutto le proprie competenze in qualche altro campo in un modo ugualmente fruttuoso ma la mancata candidatura dell’attuale Presidente della prima forma di “commissione antimafia” in Europa (lei che l’ha voluta, tra l’altro) mi riporta all’esperienza personale (e approfondita più volte) del limite del tifo e della devozione in politica e l’umanità come debolezza. Questo è un post sugli affetti, non politico.

Per chi avesse perso le puntate precedenti Sonia Alfano è un’eurodeputata eletta nel 2009 da indipendente nelle liste dell’Italia dei Valori con lo spassionato appoggio di Beppe Grillo che ai tempi non era ancora movimento politico. Dal suo blog Beppe Grillo si era profuso nell’appoggio di Luigi De Magistris, Carlo Vulpio (sparito poi in campagna elettorale per effetto di uno “strano” oscuramento) e appunto lei, Sonia Alfano. Fin dalla sua elezione l’Alfano ha voluto la creazione di un organo europeo che potesse e dovesse allargare la visuale sulla criminalità organizzata in Europa e che trovasse chiavi comuni per una legislazione coordinata nelle leggi, nello scambio di informazioni e nella collaborazione in fase di indagine. Per questo si può dire che la commissione speciale sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro (CRIM), istituita nel marzo 2012 a seguito dell’approvazione il 25 ottobre 2011 della risoluzione del Parlamento Europeo sul crimine organizzato di cui l’Alfano è stata relatrice, sia uno sforzo in gran parte italiano. Con lo sgretolamento di quel che rimaneva dell’IDV (verso cui tra l’altro Sonia Alfano era sempre stata critica evidenziandone le stesse problematiche che poi hanno affossato il partito) sono stati in molti ad augurarsi che l’Alfano avesse l’opportunità di ricandidarsi, ognuno ovviamente sperando nel “proprio” partito ma comunque tenendoci al di là delle bandiere al progetto di lavoro portato avanti.

Non è successo. Sonia Alfano non ha potuto prendere parte alla lista L’Altra Europa con Tsipras (per un regolamento interno che vietava candidature di persone con esperienza politica in Europa, Parlamento o Regioni) nonostante l’impegno di Andrea Camilleri ed è poi finita in un’antipatico giochetto interno nel PD che l’ha vista promessa candidata e poi esclusa. Potremmo parlare di quali cariatidi della politica saranno probabilmente eurodeputati o, al solito, degli indagati o peggio dei condannati mentre snoccioliamo l’elenco degli esclusi i valore, ma non è questo il punto. Sonia Alfano, al di là di ciò che è stato vomitato nei giorni in cui comparse una sua foto con Pina Picierno e Davide Faraone (che hanno concorso meravigliosamente a “cancellarla”) ha il difetto di occuparsi, in politica, della propria funzione e non della propria autopreservazione. Lo dico con cognizione di causa e amicizia e vicinanza: l’umanità in politica è una debolezza che si paga a caro prezzo. Le energie che si spendono per mantenere equilibri interni sono infinitamente superiori a quelle che restano da dedicare al proprio lavoro istituzionali e premiano di più. Per questo l’Italia è i l paese dei servitori per professioni premiati dalle liste e vittoriosi con squallide leggi elettorali. Per questo l’anaffettività paga. E forse anche per questo Sonia è fuori. E non solo lei. E passa la voglia.

Tratto da: espresso.repubblica.it

Ti potrebbe interessare...

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos