L’intervista
di Tommaso Ciriaco - 21 marzo 2013
Flores D’Arcais: il Pd si schieri, dalla Rai silenzio sulla nostra manifestazione.
Roma. Da una parte la manifestazione per ribadire che Silvio Berlusconi è ineleggibile. Dall’altra quella del Cavaliere, «una piazza di aggressione ai magistrati e di disprezzo della Costituzione». Paolo Flores D’Arcais, direttore di MicroMega, si prepara all’evento di sabato. Tre eventi pubblici a Roma, Milano e Genova - organizzate dalla società civile e sostenute da 225 mila firme e un unico obiettivo: «Difendere la Carta».
Partiamo dalla “vostra” piazza.
«La manifestazione di piazza Santi Apostoli è stata lanciata da MicroMega, ma è auto-organizzata. La riuscita dipende tutta dalla mobilitazione dei cittadini, da quanto riusciranno a raggiungere gli amici chiamandoli al telefono, via mail, Twitter, Facebook».
Quali gli obiettivi e lo spirito dell’evento?
«Il senso è difendere la Costituzione, anzi realizzarne i valori di giustizia e libertà, ed esigere l’applicazione della legge 361 del 1957 che rende Berlusconi ineleggibile e lo esclude dal Parlamento».
Non sarà l’unico evento di piazza: sabato manifesta anche il Cavaliere.
«La nostra sarà una manifestazione francescana, senza mezzi, totalmente auto-organizzata e affidata alla passione civile dei cittadini. L’altra è una piazza di aggressione ai magistrati, di disprezzo della Costituzione repubblicana, che può però contare sulle infinite risorse materiali e mediatiche di Berlusconi. Penso che a sempre più cittadini la pretesa di impunità di Berlusconi risulti intollerabile».
Non c’è solo Santi Apostoli, manifesterete anche a Milano e Genova , la città di Grillo. Una sfida o un invito al leader M5S?
«Si tratta davvero di una manifestazione auto-organizzata: io non so chi ha organizzato quella di Genova, ho solo parlato con due amici, Pierfrancesco Pellizzetti e Ferruccio Sansa. E a Genova aderisce anche il sindaco Marco Doria».
Il M5S voterà l’ineleggibilità dell’ex premier.
«Hanno detto, indipendentemente dall’appello di MicroMega, che ovviamente chiederanno il rispetto della legge del 1957. Anzi, hanno detto che al primo punto metteranno l’ineleggibilità di Berlusconi».
E come valuta l’atteggiamento del Pd sulla questione dell’ineleggibilità?
«C’è una personalità del Pd che ha aderito e ha detto che voterà l’ineleggibilità: Luigi Zanda. Ha preso posizione prima di essere eletto capogruppo al Senato e il fatto che sia stato eletto – benché i colleghi sapessero della sua posizione – mi fa ben sperare.
Tuttavia si tratta dell’unico esponente del Pd ad aver preso posizione in modo esplicito. Perché il Pd non fa come Grillo e dice: ovviamente voteremo per l’ineleggibilità di Berlusconi?».
Forse per ragioni di opportunità: una delle ipotesi in campo è il governissimo con il Pdl di Berlusconi.
«A maggior ragione è bene avere la massima chiarezza, evitando gli equivoci, sulla svolta, necessaria e annunciata dalla scelta innovativa dei Presidenti delle due Camere. Mi auguro che la svolta prosegua con coerenza».
Ha scritto ai Presidenti delle Camere per invitare il servizio pubblico a dare notizia della manifestazione.
«Trovo scandaloso che le reti pubbliche parlino in continuazione dell’evento di Berlusconi e non dicano una parola dell’altra manifestazione. Si tratta di una discriminazione».
Tratto da: La Repubblica