“Terzo Reich!” Dico, paragonare la Russia al Terzo Reich! No, non è la sceneggiatura di un film di fanta-politica. Lo ha detto in un discorso ufficiale il nostro pacato, saggio e angelico Presidente della Repubblica.
Se usassimo i colori come riferimento concettuale, potremmo dire che da quegli occhioni blu, in perfetto pandan con quella capigliatura bianca, sono uscite parole di un colorito che poco si addicono alle espressioni usuali del numero uno del Quirinale, che molto spesso, ma non sempre, sono invece ispirate al compromesso e alla pace, fari a cui prestare sempre la massima attenzione. Ma è possibile non accorgersi di quanto e come una dichiarazione così assurda e infelice possa diventare sgradevolmente deleteria per gli storici rapporti fra Russia e Italia, considerando anche che dei più dei sessanta milioni di morti della seconda guerra mondiale, più di un terzo sono russi, e che gli italiani della sciagurata politica fascista sono in parte anche loro responsabili?
Parole e retoriche inneggianti allo scontro e non all'incontro. Tutti i capi di Stato europei e i loro entourage di maggioranza si stanno palesando campioni di ippica, che cavalcano a volte il cavallo della pazzia, altre quello della stupidità.
Vorrei ricordare che circa due mesi fa i russi hanno sperimentato in Ucraina l'Oreshnik, un missile intercontinentale non intercettabile da nessun'arma sul pianeta, che con velocità MAC 12 può raggiungere in cinque minuti circa qualsiasi obiettivo europeo. Giunto nei pressi del punto d'impatto, questo missile si apre e libera dalle sei alle ventiquattro testate, che a causa della loro altissima velocità, all'impatto sprigionano una potenza distruttiva causata dall'energia cinetica, che è pari o superiore a quella di testate atomiche, senza esserlo . Quindi un annichilimento del territorio colpito, ma senza i devastanti effetti radioattivi nucleari. Ciò vale a dire che la Russia ha un'arma strategica, addirittura superiore alle bombe nucleari, perché rende i luoghi colpiti perfetti per la conquista e la ricostruzione: niente più cose e niente più esseri umani. La partita tecnologica di strategia militare, usando la logica senza alcuna retorica, è chiusa.
Cosa la tiene ancora aperta? L'esistenza folle e minacciosa di circa 15.000 testate atomiche delle due super potenze terrestri, oltre quelle di altri stati, che da decenni ormai cavalcano i due cavalli cui prima abbiamo accennato.
In qualsiasi nazione della Terra ci sono uomini che continuano a ripetere inde-fessi la volontà omicida di Caino, che non uccide solo Abele ma tutti i popoli di Gaia.
Siamo arrivati al punto che nessun uomo riesce più a reggere il peso della istituzione che rappresenta. Questa volta è toccata al fratello di Piersanti, martirizzato dalla mafia.
Penso al suo triste guizzo che si è trasformato in acido schizzo, finendo negli occhi russi, che giustamente hanno reagito replicando con sdegno a questa presidenziale fuoriuscita dal vaso.
Pensiamo a quanto sarebbe stato giusto, bello e rassicurante se Mattarella avesse usato i suoi poteri costituzionali per non firmare il DDL Sicurezza, che di sicurezza ha solo quella di essere fascista e anticostituzionale, le varie norme involuzionistiche sulla giustizia, per non parlare della vendita delle armi per l'Ucraina e quelle a sostegno della determinazione genocida israeliana.
Sarei curioso di sapere: "Piersanti, ma Lei, uomo delle istituzioni, che ne pensa di Suo fratello?".
Foto © Imagoeconomica

Che ''mattarello'' il nostro Mattarella!
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- Avv. Gaetano Ferrara