Sabato 1° luglio alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare di Rignano Flaminio (Roma), Vincenzo Marcorelli, Assessore alle Politiche culturali, presenterà il libro "La mafia ordina: Suicidate Attilio Manca".
Durante l'incontro parteciperanno anche:
Lorenzo Baldo, autore del libro
Gianluca Manca, fratello di Attilio
Fabio Di Lorenzi, Sindaco di Rignano Flaminio
A coordinare la serata sarà il giornalista Italo Arcuri.
IL LIBRO
È il 12 febbraio 2004. A Viterbo, in un appartamento di via Monteverdi viene ritrovato il cadavere di Attilio Manca. Il corpo del giovane urologo di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), che operava all’ospedale di Viterbo, è riverso trasversalmente sul piumone del letto, seminudo. A causarne la morte, come accertato dall’autopsia, l’effetto combinato di tre sostanze: alcolici, eroina e Diazepam. Sul suo braccio sinistro i segni di due iniezioni. Per la Procura di Viterbo non c’è dubbio, si è trattato di un suicidio. Ma Attilio Manca è un mancino puro. Non ha alcun motivo per suicidarsi. E, soprattutto, dietro a questa misteriosa vicenda si intravede l’ombra di Cosa nostra. Il giovane urologo, specializzato nella tecnica laparoscopica, potrebbe aver assistito all’intervento alla prostata al quale nel 2003 era stato sottoposto Bernardo Provenzano in una clinica di Marsiglia, o quanto meno potrebbe averlo visitato prima o dopo l’intervento. Sullo sfondo gli apparati deviati di uno Stato che non ha alcun interesse a fare luce su questa strana morte.
A dodici anni di distanza Fabio Repici e l'ex pm Antonio Ingroia, legali della famiglia Manca, vogliono un processo sulla base delle rivelazioni di boss come Giuseppe Setola e Carmelo D'Amico. Un lungo viaggio alla ricerca della verità.
Prefazione di don Luigi Ciotti
«Me l’hanno ammazzato, me l’hanno ammazzato!»
Gerardo Ronzoni
«Ho sempre pensato che non fosse stato un suicidio, ma non ho idea di chi possano essere i mandanti».
Massimiliano De Vecchis
L'evento facebook.com/events/284246712045675