La scultura “Anything to say?” dell'artista Davide Dormino per due giorni rimarrà in piazza Nettuno a Bologna. Il fondatore di Wikileaks è tuttora detenuto nel carcere di Belmarsh in Inghilterra
Julian Assange, Edward Snowden, Chelsea Manning in piedi su tre sedie, più una quarta per invitare il pubblico a salirci sopra e unirsi alla lotta per la libertà di informazione. È la scultura “Anything to say?” dell’artista Davide Dormino, che per due giorni rimarrà in piazza Nettuno a Bologna, per una maratona con artisti come Alessandro Bergonzoni e Moni Ovadia dedicata al fondatore di Wikileaks, tuttora detenuto nel carcere di Belmarsh in Inghilterra. L’iniziativa è partita questa mattina, promossa dal comitato locale “Free Assange”, anche per celebrare il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Consiglio comunale al giornalista investigativo il 19 febbraio scorso.
Assange è un “simbolo di coraggio e di lotta per la libertà di informazione”, introduce Fulvia Panza, portavoce del comitato, mettendosi in piedi sulla sedia vuota dell’opera, che rappresenta il “pezzo mancante - spiega Dormino - e si completa quando poi lo spettatore sale sopra, sia per entrare in empatia con questi signori, sia per dire quello che vuole”. La vicenda di Wikileaks, prosegue l’artista, “ha cambiato profondamente il modo di fare giornalismo investigativo, e io volevo in qualche modo omaggiare questa storia incredibile, dietro la quale poi si sono nascosti i potenti del mondo che alle nostre spalle hanno fatto quello che volevano. Quindi diciamo che è una sorta di campanello d’allarme che ci vuole ricordare quanto sia importante sapere per poter sviluppare il nostro senso critico”.
Fonte: Dire
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