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assange presidio reggio emilia intMartedì 11 aprile è stata una giornata di iniziative a sostegno della liberazione di Julian Assange in diverse città d’Italia e d’Europa e il movimento “Free Assange Reggio Emilia” ritiene importante che anche nella nostra città si ricordi la vicenda umana e giudiziaria del fondatore di WikiLeaks, poichè questa vicenda va ben oltre la figura di Assange e mette in discussione diritti e libertà fondamentali di noi tutte/i.
L’11 aprile 2019 Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, veniva arrestato e prelevato a forza dalla polizia britannica nelll’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dov’era stato rifugiato politico dal giugno 2012 per evitare la sua estradizione negli USA.
11 aprile 2019 a 11 aprile 2023.
Quattro anni in cui Julian Assange  è costretto in una cella di 3 metri per 2, in isolamento totale nel carcere di Belmarsh, senza processo né accuse. Una detenzione arbitraria, come l’ha definita Nils Melzer del Gruppo di Lavoro sulla Detenzione Arbitraria dell’ONU.
Il 17 giugno scorso è stato firmato l’ordine di estradizione verso gli USA dove Assange rischia il carcere a vita per aver rivelato al mondo i crimini di guerra commessi dall’esercito americano in Iraq e in Afghanistan. In sostanza si vuol far pagare un caro prezzo a chi ha svelato i crimini, mentre chi li ha commessi rimane impunito.
Per scongiurare l’estradizione i legali di Assange hanno fatto ricorso presso l’Alta Corte britannica, che ancora  non si è espressa nel merito.
Durante la chiusura del III Forum Mondiale sui Diritti Umani che si è tenuto lo scorso marzo in Argentina è stata presentata una dichiarazione che porta le firme dei principali leader della difesa dei diritti umani nel mondo e chiede la liberazione del giornalista australiano, come già hanno fatto le principali testate giornalistiche mondiali, Amnesty International, istituzioni internazionali ed autorevoli esponenti del mondo della cultura, sollecitati anche dai movimenti a sostegno di Assange che sono cresciuti in tantissimi Paesi.
E’ necessario fare tutto il possibile, a tutti i livelli, per tenere viva l’attenzione su Assange, perché Assange è un simbolo, incarna la difesa delle democrazie, perché senza libertà di espressione non c’è democrazia possibile.
Per questo motivo riteniamo importante la campagna di sensibilizzazione che abbiamo realizzato a livello locale per chiedere al Comune di Reggio Emilia di attribuire la cittadinanza onoraria  a Julian Assange, così come riteniamo sia stato un atto politico importante l’approvazione della mozione da parte del Consiglio Comunale.
Un segnale per dire che qualcosa si può fare, anche semplicemente produrre riflessione e dibattito, e magari contaminare altre realtà.
Un segnale per coloro che governano, poiché sono loro a dover fornire garanzie per l’esercizio di  diritti fondamentali come quello alla comunicazione e alla conoscenza e se  questi valori su cui fin qui abbiamo fatto affidamento venissero messi in discussione sarebbe una vergogna per tutti i Paesi democratici.
Invitiamo donne e uomini a essere con noi in piazza sabato 22 aprile.

ANTIMAFIADuemila
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