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andreagallo ravenna.itMercoledì 27 alle ore 21 al Fandango di Marina di Ravenna la serata contro le mafie.
Alle 21 spettacolo sulla camorra "Di carne" con Alessandro Gallo. Segue intervista a Clara Nubile, autrice del romanzo sulla camorra "Tutto quello che tocchi".

L'attore/narratore campano narra il fenomeno della camorra che ha vissuto sulla propria pelle, essendo figlio di un affiliato alla camorra. Gallo si è ribellato alla famiglia e al "sistema" rischiando molto e ha deciso di raccontare con un monologo teatrale il funzionamento della malavita, in un modo che solo chi lo ha vissuto in prima persona può conoscere.

A seguire la scrittrice Clara Nubile, autrice del romanzo sulla camorra "Tutto quello che tocchi" (Bompiani 2012), intervistata dal giornalista Matteo Cavezzali, parlerà del fenomeno della mafia e del rapporto che ha con la scrittura da Sciascia a Saviano. La serata sarà un momento per approfondire il tema di una delle mafie meno conosciute, la Sacra Corona Unita.

Parteciperanno alla serata Il Gruppo dello Zuccherificio e Libera, associazione contro le mafie.

Di carne

Uno spettacolo di e con Alessandro Gallo - regia Maria Cristina Sarò - una produzione Zerocinqueuno in ambito del progetto La Repubblica Criminale - in collaborazione con Luce Narrante.
Tratto dal romanzo Scimmie - vincitore della terza edizione del Concorso Letterario Nazionale Giri di Parole indetto da Navarra editore - liberamente ispirato alla figura di Giancarlo Siani.

L'attore/narratore, ci racconta del fenomeno della camorra intrecciando l'inchiesta e la storia criminale con elementi autobiografici. Il racconto di un ragazzo che ha vissuto in casa, sulla propria pelle, la camorra. Narrandola come "un cane randagio fermo in un angolo ad attendere il momento giusto per poterla attaccare", muovendosi liberamente da un luogo a un altro, da un tempo ad un altro, senza mai trascurare la sua toccante storia personale di figlio e nipote del "sistema". Di carne è il primo dei tre capitoli che fanno parte del progetto "La Repubblica Criminale" ideato e condotto da Alessandro Gallo e Maria Cristina Sarò con la collaborazione di Salvo Ognibene e Alessandro Pecoraro.
"Come si fa a raccontare la cattiva fanciullezza, rimanendo adolescenti felici? - spiega Alessandro Gallo - È questa la domanda che mi sono posta quando ho cominciato a lavorare, registicamente e teatralmente, al romanzo Scimmie. Lo spettacolo parte dal romanzo ma trova nella dinamica scenica la carnalità già insita nelle innumerevoli parole visive che l'autore Alessandro Gallo ci dona senza paura, senza filtro, senza maschera. Tre scimmie. Tre ragazzi degli anni '80, anni non lontani perché evocativi e interrogativi. La storia di tantissimi personaggi che si aggrappano con la loro carne alla vita, quella e questa vita. La bellezza dell'incontro e la scoperta di una fanciullezza che salva, santifica e rende liberi. La carne dei sogni di adolescenti che vedono la camorra, la annusano, la vivono e la vincono. La vincono con la spontaneità della crescita e della resistenza ad una terra arida. Personaggi femminili importanti, come Annarella Eva, Zia Titina, che completano il maschile e ne preservano la bellezza. Pummarò, l'io narrante di questa carnalità impulsiva viva ed implosiva. Un ragazzino che corre avanti e indietro lungo una traiettoria di uno sparo che cambia e lo cambia. Eva, la ragazzina già donna ma con in bocca parole semplici come l'amore. E poi Giancarlo, lui Giancarlo Siani. Una rievocazione storica così forte da diventare la carne di Pummarò stesso. La consapevolezza del corpo che cade e rinasce di una nuova carne, di una nuova pelle. Allora ad essere teatrale è l'esempio che diventa il personaggio di un passato e la persona di un presente di carne".
Alessandro Gallo (Napoli, 1986) è scrittore, attore e regista. Si laurea nel 2010 presso l'università di Bologna in "Discipline teatrali" con una tesi di "Teoria e composizione drammatica", relatore Gerardo Guccini. Autore del romanzo "Scimmie" (Navarra, 2011) "Vincitore del premio nazionale di letteratura Giri di parole" che ne ha curato il riadattamento teatrale dal titolo "di carne". È ideatore e coordinatore, assieme a Maria Cristina Sarò e Alessandro Pecoraro, del laboratorio di Teatro per la legalità "Vi raccontiamo le mafie" per gli studenti delle scuole superiori di Bologna, nell'ambito del progetto "Il futuro volta le spalle alle mafie" promosso da "Politicamente Scorretto" (Casalecchio di Reno, Bologna). Con il suo spettacolo "Vrènzule" è stato tra i progetti semifinalisti del Premio Scenario 2009. È tra i fondatori della casa editrice Caracò Editore curando per la stessa l'antologia "La parola liberata dalle mafie" (Caracò, 2011), "Italian Shorts" (Caracò, 2012) e contribuendo come autore all'antologia "La giusta parte" (Caracò, 2011) curata da Mario Gelardi.

Tu come tutto quello che tocchi §
(Bompiani 2012)

Un romanzo forte e insolito, fatto di brevi capitoli affidati alle voci dei vari personaggi: Maira, studentessa di liceo, Minguccio, tossicodipendente, e Charlie, contrabbandiere. Le vite dei tre giovani s'intrecciano a quella di Dino, sanguinario boss della Sacra Corona Unita, sullo sfondo di una Brindisi chimica e fosforescente. La "Marlboro city" degli anni '80 e '90 con le stecche di sigarette, gli scafi dei contrabbandieri, i latitanti in Montenegro, gli intrighi di polizia, finanza e politica. Dino finirà per diventare un collaboratore di giustizia e vivrà di ricordi, ripercorrendo rapine, estorsioni, omicidi, riunioni mafiose, condanne a morte, bombe e fucili. Altri personaggi si uniscono a questo coro di anime maledette: Anna, l'innocente moglie di Dino; Ornela, la sua amante in Montenegro, e persino la masseria di Martino, uno dei capi fondatori della SCU. E sarà infine Anna a chiudere il cerchio, ricordando i suoi sogni di felicità e contemplando le macerie di un'esistenza.
Tu come tutto quello che tocchi è una storia violenta, senza remissione. Una "storia di mafia, terra e amore", raccontata su piani temporali diversi e da più voci. Voci come lampi o spari - amici, amanti, boss, genitori, masserie e pistole: tutti prendono parte alla narrazione con una lingua viscerale, impastata di sangue e poesia. Il romanzo intenso di un'autrice che ha la rabbia della verità sulle labbra.
Clara Nubile è nata a Brindisi il 4 marzo 1974 durante un temporale. Vive fra Ravenna e Bombay. Scrittrice per caso, autrice di vari romanzi (Io ti attacco nel sangue, Lupo per la Lain-Fazi) e una raccolta di racconti (Tabaccherie Orientali per Giulio Perrone Editore) e nomade per vocazione, Clara di mestiere fa la traduttrice per diverse case editrici italiane. Tu come tutto quello che tocchi è il suo ultimo romanzo uscito per Bompiani nel 2012.

Tratto da: ravennanotizie.it

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