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Il prossimo 10 febbraio, alle ore 16:30, presso l'Auditorium Maggiore La Rosa di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), si terrà un importante incontro pubblico in occasione del XXI anniversario del tragico omicidio di Attilio Manca, giovane medico siciliano vittima delle trame dell'Italia dei depistaggi, dei poteri deviati e dei loro complici. L'evento, promosso dall'Associazione Nazionale Attilio Manca e dal giornale ANTIMAFIADuemila, vedrà la partecipazione di autorevoli relatori che approfondiranno i retroscena di uno dei casi più controversi della recente storia italiana.


Relatori:

Sebastiano Ardita
, Procuratore aggiunto di Catania

Barbara Floridia, Senatrice e Presidente della Commissione di Vigilanza Rai

Fabio Repici, Legale della famiglia Manca

Angela e Gianluca Manca, familiari di Attilio

Luca Grossi, Redattore di ANTIMAFIADuemila


Modera:

Luciano Armeli Iapichino
, Docente e scrittore


manca attilio comm loc

Era il 22 aprile del 2023 quando venne fatta ufficialmente alla procura di Roma la richiesta di riapertura delle indagini sulla morte di Attilio, trovato morto nel suo appartamento a Viterbo il 12 febbraio del 2004.
È bene ricordare il pesante giudizio fatto dalla precedente commissione parlamentare antimafia, la quale scrisse che gli inquirenti di Viterbo svolsero le indagini "in maniera superficiale" e agito con atteggiamento "precostituito" a confermare la "tossicodipendenza – e quindi del suicidio – della vittima, più che alla ricerca, scevra da pregiudizi, della verità su quanto accaduto".
Secondo la commissione, la procura avrebbe omesso molti accertamenti "indispensabili per un'inchiesta che si voglia definire quantomeno decente, tra cui gli esami dattiloscopici per identificare i proprietari delle impronte trovate sulla scena del crimine, gli accertamenti genetici sulle cicche di sigarette repertate, la ricerca di impronte sulle due siringhe usate per iniettarsi la dose letale di eroina".
La denuncia è stata indirizzata, oltre che alla procura distrettuale antimafia di Roma, anche alla procura nazionale antimafia, per il necessario coordinamento di indagine con le procure di Messina e di Palermo, che hanno trattato in anni recenti procedimenti su personaggi e delitti collegati all'omicidio del giovane medico siciliano.
Tutte le strade, come evidenziato dalla commissione antimafia, portano alla latitanza dell'ex capo di Cosa nostra Bernardo Provenzano: una pista mai battuta e sempre censurata dalle autorità competenti.
Cosa accadrebbe se, per esempio, si andasse a scavare tra le ombre di chi ha gestito la latitanza dell'allora padrino corleonese? Quali nomi eccellenti potrebbero emergere dai salotti delle eminenze grigie?
Non ci sono dubbi che il caso di Attilio Manca fa paura a molti; tanto che ci furono dei tentativi di manomettere la relazione (togliendo nomi e riferimenti scomodi) prima della sua pubblicazione ufficiale; per non parlare dell'estromissione della famiglia Manca nel processo contro Monica Mileti, la donna accusata (e in seguito prosciolta) di aver ceduto l'eroina con cui Attilio, secondo la versione bislacca della procura di Viterbo, si sarebbe ucciso. Perché non si sono volute sentire le voci dei genitori in aula?
Il caso di Attilio è fatto di estremi: troppe deviazioni, troppi ritardi, troppe attese e troppe speranze mal riposte.

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