Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

purgatori andrea tantestorieSabato 27 gennaio, ore 18:30, presso la libreria “Tante Storie” di Palermo, in via Ludovico Ariosto n27 A/B, si terrà la presentazione del libro di Andrea Purgatori “Volevo fare il giornalista-giornalista” (ed. Solferino).

Ricordando lo storico giornalista d’inchiesta morto il 19 luglio 2023, il libraio Giuseppe Castronovo dialogherà con l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi.

L’incontro nasce dall'idea del libraio che coinvolge altri amici comuni, tra cui Laura Sgrò, appunto e Paolo Conti, vecchio amico di Andrea Purgatori nonché editorialista del Corriere della Sera.

IL LIBRO
Dagli esordi come cronista nella Roma del delitto Pasolini e delle rivolte dei movimenti extraparlamentari e studenteschi, al lavoro investigativo nel drammatico quinquennio nero (1978-83): il rapimento e l’esecuzione di Aldo Moro; gli omicidi a Roma del magistrato Riccardo Palma, responsabile degli istituti di prevenzione e pena – «Qui Brigate rosse. Abbiamo giustiziato Palma Riccardo, servo delle multinazionali» fu la prima rivendicazione –, e del giudice Mario Amato, freddato alla fermata dell’autobus da due terroristi dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari); la nomina del generale Carlo Alberto dalla Chiesa a prefetto di Palermo, per dare una risposta pronta e risoluta alla guerra di mafia nella città: sarà ucciso pochi mesi dopo insieme alla moglie e all’agente della scorta; l’attentato al papa; il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi e ovviamente quella che per Andrea Purgatori fu l’inchiesta della vita, la strage di Ustica, l’ostinata battaglia combattuta contro i depistaggi e il muro di gomma, che riuscì a sfondare grazie al fiuto, al talento e alla determinazione del giornalista che non ha mai scelto il quieto vivere. Il titolo del libro è tratto da un dialogo tra Giancarlo Siani – giornalista napoletano ucciso dalla camorra – e il suo direttore, che lo invita a lasciar perdere le inchieste scomode, perché «Gianca’ questo non è un paese per giornalisti-giornalisti, questo è nu paese per giornalisti-impiegati», dal film di Marco Risi Fortapàsc, del quale Andrea Purgatori fu cosceneggiatore. Queste pagine – a cura di Paolo Conti, amico storico e collega di Purgatori – rappresentano l’eredità più pura e più vera di un maestro scomparso troppo presto, che già ci manca moltissimo. Con un ricordo di Tiziana Ferrario, Saverio Lodato, Enrico Mentana, Sigfrido Ranucci, Andrea Salerno, Fiorenza Sarzanini. Prefazione di Luciano Fontana.

ARTICOLI CORRELATI

La storia del ''Giornalista-Giornalista'' Andrea Purgatori, nelle parole di chi lo ha conosciuto

Andrea Purgatori, il ''Giornalista-Giornalista'' che cercava la verità

Facciamo finta che Andrea Purgatori se ne sia andato

Di Saverio Lodato

Andrea Purgatori, il giornalista che sapeva guardare lontano
Di Saverio Lodato

Morto Andrea Purgatori: addio al giornalista che si battè per le verità sulle stragi di mafia


Grazie Andrea

Di Matteo: ''Purgatori vero giornalista d'inchiesta, mancherà a questo Paese''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos