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golpe di stato anconaL'Istituto Gramsci Marche ha organizzato la presentazione del libro "Golpe di Stato" di Antonella Beccaria.
L'evento avrà luogo sabato 6 luglio alle ore 17 presso la Casa delle Culture, situata in Via Vallemiano 46, Ancona.
"Golpe di Stato" esplora i complotti neofascisti, i servizi segreti deviati, e la loggia massonica P2 che hanno minacciato la stabilità della Repubblica Italiana. Attraverso un'analisi dettagliata e documentata, Antonella Beccaria, giornalista e autrice di numerosi saggi d'inchiesta, getta luce sugli attacchi subiti dalla nostra democrazia incompiuta.
La presentazione vedrà la partecipazione dell'autrice e di Aaron Pettinari, caporedattore di ANTIMAFIADuemila.
Modera l'incontro: Nicola Cucchi.
"Golpe di Stato" è pubblicato da PaperFIRST e rappresenta un contributo fondamentale per comprendere le ombre che hanno attraversato la storia recente del nostro Paese.


IL LIBRO

Per cinquant'anni c'è stato un «convitato di pietra» con cui la politica italiana ha dovuto scendere a patti: il golpe, che si è rivelato uno strumento imprescindibile di ricatto per condizionare le istituzioni. Nei decenni, eversione neofascista, P2, criminalità organizzata e formazioni paramilitari nate sotto l'ombrello del Patto Atlantico hanno trovato nel collante dell'anticomunismo lo strumento per evitare lo scivolamento a sinistra del Paese. Il libro ricostruisce, dunque, un lungo arco della storia italiana: è un periodo in cui stragi, repressioni e terrorismo hanno rappresentato solo alcune delle manifestazioni più visibili di moti che hanno obbedito a un doppio ordine, non sempre alternativo: lavorare per l'instaurazione di uno Stato autoritario e stabilizzare il potere politico che ha governato l'Italia del dopoguerra. Ma se già a metà degli anni Settanta l'ipotesi del golpe militare era stata dismessa a favore dell'infiltrazione delle istituzioni, nelle viscere dello Stato sono sopravvissute mai sopite pulsioni autocratiche. A testimoniarlo, la storia dell'ultimo ventennio del Novecento quando, ancora una volta, sono tornati nomi, organizzazioni e strutture degli anni più bui.

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