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Il Pentagono sta studiando come alterare l’editing genetico per la creazione di super umani più intelligenti, più veloci e più forti.
Un rapporto del think tank RAND, finanziato dal Pentagono e pubblicato nei giorni scorsi, delinea le potenzialità tecnologiche di questa nuova controversa ricerca transumanista, dedicata alla modifica del genoma umano, l’intelligenza artificiale e il cosiddetto Internet of Bodies e che includerebbe anche l’aggiunta di geni rettiliani per vedere nell’infrarosso e rendere gli esseri umani più adattati agli ambienti estremi.
Questo tipo di nuovi uomini avrebbero il potenziale per non stancarsi mai, risolvere problemi complessi, muoversi più rapidamente, saltare più in alto, vedere più lontano, sentire meglio, colpire più forte e vivere più a lungo.
Un po’ come nel film Blade Runner, il successo di questa sperimentazione potrebbe dividere l’umanità in due classi di persone, riducendo l’uomo come oggi è conosciuto in uno stato di frustrazione per non poter tenere più il passo con la nuova specie tanto da renderlo irrilevante e inutile.
Che ne sarà dunque dell’umanità? L’agenda transumanista verrà respinta, o la cosiddetta quarta rivoluzione industriale porterà inevitabilmente alla fusione delle nostre identità fisiche, biologiche e digitali come ha insistito con fervore il fondatore del World Economic Forum Klaus Schwab?
Parlando a Davos lo storico Yuval Harari ha previsto che “nei prossimi decenni l’intelligenza artificiale e la biotecnologia saranno in grado di fornire capacità divine per riprogettare la vita e persino per creare forme di esistenza completamente nuove. Dopo quattro miliardi di anni di selezione naturale”, ha dichiarato Harari, “stiamo per entrare in una nuova era di vita inorganica costituita da un design intelligente che sarà la forza trainante del futuro dell’evoluzione”, ha concluso lo storico.

Tratto da: casadelsole.tv

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