Il Presidente della Corte d'Appello di Caltanissetta Giovambattista Tona ha annunciato la chiusura dell'istruttorio dibattimentale del processo d'appello sul depistaggio sulle indagini sulla strage di via d’Amelio. Il prossimo 26 marzo inizierà la discussione della Procura generale. Alla sbarra ci sono tre poliziotti: Mario Bo, Fabrizio Matteo e Michele Ribaudo, con l'accusa di concorso in calunnia aggravata dall’avere agevolato Cosa nostra. Il tribunale di Caltanissetta aveva dichiarato prescritte le accuse contestate a Mario Bo e Fabrizio Mattei, due dei tre poliziotti accusati di avere depistato le indagini sulla strage di via D'Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della scorta. Assolto il terzo imputato, Michele Ribaudo.
In aula, ieri, è stato sentito l'agente di polizia Francesco Vaiana che ha raccontato alla corte il momento in cui nella III sezione della squadra mobile di Caltanissetta venne trovato il faldone del "materiale gruppo Borsellino" all'interno del quale c'era la relazione dei sopralluoghi effettuati da falso collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino. Il teste ha raccontato che il faldone era a terra e sopra c'erano "7 o 8 fascicoli". Il rinvenimento è avvenuto nell'ottobre dello scorso anno e tutta la documentazione è stata trasmessa alla Procura di Caltanissetta.
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