di AMDuemila
Citati al processo d’Appello il poliziotto e il pentito
Saranno sentiti alla prossima udienza del processo d’Appello sulla strage di Capaci, cosiddetto “Capaci Bis”, il collaboratore di giustizia Francesco Geraci e il poliziotto Giovanni Peluso. La Corte d'Assise d'Appello di Caltanissetta ha accolto la richiesta avanzata dall'accusa, rappresentata dalla procuratrice generale Lia Sava e dal sostituto procuratore generale Antonino Patti. Secondo i magistrati la testimonianza potrebbe contribuire a ricostruire alcune fasi della cosiddetta "missione Romana”, quando la primula rossa di Castelvetrano, oggi ancora latitante, Matteo Messina Denaro, "avrebbe inviato a Roma, su ordine di Riina, diversi sicari per uccidere Giovanni Falcone nei primi mesi del '92, mentre questi era direttore degli Affari penali del Ministero della Giustizia". Ma poi la “missione” fu stoppata perché sarebbe arrivato da Salvatore Riina l’ordine di tornare in Sicilia per eseguire l’assassinio del giudice nell’Isola. Il poliziotto Giovanni Peluso sarà sentito, invece, in merito alle dichiarazioni fatte dal pentito Pietro Riggio. Quest'ultimo ha raccontato ai pm che il poliziotto gli rivelò di aver preso parte alla strage di Capaci. "Un ex poliziotto (Giovanni Peluso, ndr) mi ha confidato di aver partecipato alla fase esecutiva della strage Falcone - raccontò Riggio - si sarebbe occupato del riempimento del canale di scolo dell’autostrada con l’esplosivo, operazione eseguita tramite l’utilizzo di skateboard”.
Foto © Shobha
ARTICOLI CORREALTI
Processo Capaci bis: la testimonianza del pentito Riggio sulle ombre dell'''Attentatuni''
Stragi '92: gli attentati a Falcone, Costanzo e Germanà nelle parole dei pentiti
Strage di Capaci, ''un ex poliziotto mise l'esplosivo sotto l'autostrada''
Fiume in piena Riggio: ''Dietro le stragi anche una donna dei 'servizi libici'''