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processo-stato-mafiaL'udienza è terminata ed è stata rinviata a domani, 3 ottobre 2014, con il controesame di Gaspare Spatuzza.
di AMDuemila - 2 ottobre 2014
Milano. La mafia, sin dal '91, aveva portato a Roma delle armi per uccidere il giudice Giovanni Falcone. Le armi furono poi riportate in Sicilia, dopo le stragi del '93, da Gaspare Spatuzza. A dichiararlo è stato lo stesso Spatuzza nel suo esame al processo 'Capaci bis', in trasferta per alcuni giorni nell'aula bunker di Milano.

Fonte ANSA



Capaci Bis, Giuffrè: "Forse Flamia mi aiutò in qualche omicidio"
di AMDuemila - 2 ottobre 2014

“La strage di Capaci, come la morte di Lima, era un messaggio chiaro per Andreotti ma non solo. Riina diceva ‘ora facciamo la guerra che poi viene la pace’”. Si sta svolgendo il controesame del pentito Antonino Giuffré al processo “Capaci bis” in corso nell’aula bunker di Milano di Via Ucelli di Nemi. “Riina non era un pazzo. Uccidere Falcone rientrava nella risposta violenta contro lo Stato ma si lanciavano messaggi anche al mondo politico. Tra i politici da eliminare, considerati traditori, vi erano anche Andreotti e Martelli che avevano preso i voti di Cosa nostra”, ha detto Giuffre’. Rispondendo alle domande dell’avvocato Salvatore Petronio il pentito ha parlato nuovamente dei contatti tra i Graviano ed i servizi segreti affermando che tra i soggetti con cui potevano avere contatti poteva esservi anche l’estremista di destra Paolo Bellini. L’ex boss di Caccamo ha anche parlato di Sergio Flamia, il collaboratore di giustizia di Bagheria contattato di recente dai servizi segreti su cui si concentrano le indagini della Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sul Protocollo farfalla. “Con lui sono sicuro di non aver mai avuto contatti diretti ma ricordo che sul finire degli anni ottanta a Bagheria si era creato un gruppo di delinquenti comuni e rapinatori poi divenuto gruppo di fuoco usato da Cosa nostra capeggiato da Onofrio Morreale. Alcuni soggetti di questo gruppo, tra cui poteva esserci questo Flamia, mi hanno aiutato, senza che io sapessi chi fossero, in qualche omicidio fuori Bagheria”. Il processo Capaci bis vede come imputati i boss Salvino Madonia, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello. Nel pomeriggio è prevista l’audizione del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza.



Mafia: Giuffrè al Capaci bis, Cosa Nostra usa solo persone notevoli
Nel pomeriggio previsto interrogatorio di Spatuzza su Capaci

di AMDuemila - 2 ottobre 2014
Milano. Il collaboratore di giustizia Antonino Giuffrè sta raccontando al processo Capaci bis lo spaccato della mafia. Cosa Nostra, dice il pentito, "avendo grande disponibilità economica, e non essendo in deficit come lo Stato" si avvale "sempre di persone di notevole intelligenza e scaltrezza. Non di gente di basso livello”. L'uomo sta affrontando il controesame degli avvocati nel processo che riguarda la fase preparatoria e l'esecuzione della strage in cui il 23 maggio del '92 morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Nel pomeriggio è atteso l'interrogatorio di un altro collaboratore di giustizia, Gaspare Spatuzza, che dovrebbe ripercorrere nel dettaglio le fasi dell'attentato.

Fonte ANSA

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