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scarantino vincenzo 0di Francesca Mondin
Il falso pentito Vincenzo Scarantino imputato per calunnia assieme a Calogero Pulci e Francesco Andriotta nel quarto processo sulla strage di Via D’Amelio (dove morirono il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta) da oggi non sarà più difeso dal suo avvocato di fiducia. “Non mi sento di proseguire il mio mandato difensivo - ha dichiarato il legale Vania Giamporcaro stamani all’udienza dopo che la Corte D’Assise di Caltanissetta ha rigettato gran parte delle richieste avanzate dalle parti tra cui i confronti tra i magistrati che si occuparono delle prime indagini sull'attentato richieste dalle parti civili e il confronto tra l’imputato Scarantino e i due poliziotti Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, chiesti dall’avv. Giamporcaro. Confronti che miravano a fare luce sulla gestione dello stesso Scarantino come collaboratore di giustizia. “Le richieste che avevo manifestato… soprattutto i confronti tra Scarantino, Mattei e Ribaudo - ha spiegato la Giamporcaro - erano circostanze fondamentali per la difesa del mio assistito e alla luce di questa decisione non posso che prenderne atto e rassegnare la mia rinuncia al mandato”.
Il falso pentito aveva accusato l'allora ispettore superiore della polizia di Stato di Palermo, Fabrizio Mattei, e l'allora agente scelto Michele Ribaudo di essere stati mandati a casa sua da “La Barbera ad aiutarmi per sistemare le parti che andavano in contrasto” nelle sue false dichiarazioni. Fatti che Ribaudo e Mattei, quando furono sentiti come teste al processo, raccontarono in modo differente, Ribaudo confermò di essere stato a casa del falso pentito ma solo per motivi di protezione.

La Corte ha invece ammesso l’esame di  Domenico Militello e Giacomo Pietro Guttadauro, i due sottoufficiali che si occuparono di Scarantino durante il suo periodo di detenzione a Pianosa. Nei loro confronti nella scorsa udienza i pm Stefano Luciani e Gabriele Paci avevano chiesto che venissero riconvocati come imputati di reato connesso.
Ammesso anche l’esame dell'ex moglie di Scarantino, Rosaria Basile.
Dopo essere stato informato della decisione del suo ex legale di fiducia il falso pentito Scarantino ha affidato la sua difesa ad un avvocato d’ufficio. Il legale d’ufficio Calogero Montante ha chiesto un termine di difesa per studiare gli atti e le parti a loro volta hanno chiesto che tale termine sia congruo dato che sono già state celebrate oltre cento udienze e sono stati acquisiti molti documenti.
La Corte ha confermato l'udienza di domani in cui verrà ascoltata la testimonianza di Franca Castellese, moglie del pentito Santino Di Matteo permettendo in ogni caso al nuovo legale di Scarantino un termine per potere citare nuovamente la testimone e interrogarla. Annullate invece le udienze fissate per mercoledì e giovedì in cui erano previste le audizioni di Mario Bo e Vincenzo Ricciardi, i poliziotti indagati e poi archiviati per il presunto depistaggio nelle prime fasi dell'indagine sulla strage.

In foto: uno scatto d'archivio di Vincenzo Scarantino

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