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ferri arcangeloAl Borsellino quater il giornalista Arcangelo Ferri ricorda l'intervista al Prefetto
di Aaron Pettinari
“Mentre rispondeva alle mie domande era in imbarazzo, lo sentii in difficoltà. Parisi il 21 luglio confermò di aver incontrato Borsellino il venerdì precedente”. A parlare in aula è Arcangelo Ferri, giornalista di Radio Rai che in quel luglio 1992 fu inviato a Palermo a seguire la notizia dell'attentato di via d'Amelio. Il teste, rispondendo alle domande dell'avvocato Fabio Repici, legale di Salvatore Borsellino, ha ricostruito in particolare quel che raccolse in un servizio sulle attività dell'ufficio Scorte della Questura di Palermo. “Intervistai un agente del nucleo scorte che mi chiese di restare anonimo – ha ricordato – Dopo aver sentito lui raccolsi anche il parere del Capo della Polizia Vincenzo Parisi. La trasmissione andò in onda il 22 luglio 1992. Cosa mi disse l'agente? Che Borsellino si era incontrato con Parisi il venerdì precedente, che in quell'incontro aveva chiesto un miglioramento delle misure di protezione che erano ritenute inadeguate e che la risposta del Prefetto a Borsellino fu un semplice 'vedremo'. Questo poliziotto al microfono riteneva che vi era stata una forte inadempienza perché non si era ascoltata la richiesta di Paolo Borsellino, e che ora qualcuno doveva pagare”. Una volta raccolta quella denuncia il Ferri si recò direttamente da Parisi per avere la conferma. “Confermò l'incontro – ha detto rivolgendosi alla Corte – ma non confermò il contenuto della conversazione. Disse che non si parlò particolarmente della sua sicurezza. Gli ricordai la nota frase di Falcone 'si muore quando si è lasciati soli' e lui rispose che a suo parere i ragazzi che effettuavano la scorta avevano fatto un buon lavoro e che il dispositivo che era stato applicato era adeguato”. Un'intervista dalla durata di tre minuti e nove secondi che è stata fatta riascoltare in aula al teste e che è stata acquisita agli atti del dibattimento. Nonostante in quell'intervista si parlava chiaramente della sicurezza del magistrato in quell'estate, e neanche successivamente, nessuno dalla Procura di Caltanissetta ritenne di convocare il giornalista Ferri, neanche quando la stessa venne fatta sentire da Rai News 24 in occasione di una commemorazione della strage. Il processo è stato infine rinviato al prossimo 16 novembre.

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