La storia di Luigi Ilardo, un boss della mafia infiltrato in Cosa nostra per conto della Dia e poi del Ros dei Carabinieri. La racconta Cose Nostre, il programma condotto da Emilia Brandi, in onda lunedì alle 23.50 su Rai 1. Dal momento della sua scarcerazione, avvenuta poco dopo la stagione delle stragi e per due anni, Luigi Ilardo vive una doppia vita, fino a quando Cosa nostra, il 10 maggio del 1996, decide che deve morire e lo fredda in un agguato sul portone di casa sua.
Ad aspettarlo ci sono la seconda moglie e i quattro figli. È una di loro, Luana, a raccontare a Cose nostre, il percorso umano e familiare del padre. Senza omettere le responsabilità criminali del padre di cui è venuta a conoscenza solo dopo il suo assassinio, Luana giunge a una verità per lei inaspettata: la collaborazione di Luigi Ilardo stava portando lo Stato a un passo dalla cattura del boss dei boss, Bernardo Provenzano. Il pentimento e poi l'attività di infiltrazione di Ilardo sono ricostruiti grazie al racconto di Mario Ravidà, ex agente della Dia, e di Pasquale Pacifico, il Pm che ha portato alla condanna dei mandanti e degli esecutori del suo omicidio.
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