“Se Putin dovesse attaccare un paese Nato, non ci sarebbe bisogno della difesa europea ma scatterebbe l’art.5 del Patto atlantico: se Putin aggredisce un paese della Nato, questa è obbligata a rispondere. Devo ancora capire per quale motivo Putin dovrebbe attaccare un paese dell’Alleanza atlantica per poi trovarsi contro tutta la Nato, però può anche darsi che sia così pazzo da farlo. Ma in ogni caso è già previsto quello che succede”. Così a Otto e mezzo (La7) il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, replica all’ex presidente del Consiglio Mario Monti su un eventuale avanzamento della Russia oltre l’Ucraina e sulla conseguente necessità di una difesa comune europea.
Presenti in studio la notista del Sole 24 Ore Lina Palmerini e la giornalista di Libero Brunella Bolloli.
Travaglio ha ribadito la sua posizione sulla guerra in Ucraina: “Abbiamo drogato gli ucraini convincendoli che avrebbero battuto la Russia con le nostre armi e coi loro soldati, pochi e disorganizzati. Abbiamo passato più di due anni a dire che la vittoria sarebbe stata sconfiggere la Russia, mandarla in default. Sostituire Putin con un sincero democratico, e poi per giunta recuperare le 4 regioni annesse nel 2022 e la Crimea annessa nel 2014. Questi sono i confini che ancora un mese fa la Ue con la risoluzione von der Leyen votata dalle destre, dal Pd e dal centro ha sancito”.
ARTICOLI CORRELATI
Putin: siamo pronti alla guerra nucleare
Vicedirettore dell'intelligence ucraina Skibitsky: Paese sull'orlo del baratro, negoziati nel 2025
Macron: se il fronte crolla, non escluso invio di truppe. Orsini: Italia possibilmente coinvolta
L'Italia invia i missili Storm Shadow all'Ucraina in grado di colpire la Russia
Intelligence Usa: la Russia ha il potenziale di produrre una svolta. Il fronte potrebbe crollare