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immigratiweb5di Saverio Lodato
Hanno fatto bene il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il premier Paolo Gentiloni, a esprimere solidarietà' e condivisione al ministro degli interni, Marco Minniti. Soprattutto in presenza di dichiarazioni di segno opposto del ministro dei trasporti, Graziano Delrio, che rischiava di tirar troppo l'elastico, mettendo a repentaglio la tenuta della compagine governativa su un tema tanto incandescente.
Una volta tanto, una parola chiara.
Una volta tanto, una parola tempestiva.
E che il Mediterraneo in ebollizione chieda posizioni nette, lo capiscono ormai anche i bambini.
Dunque, bene, molto bene.
Non può' continuare all'infinito - ma questo è solo il nostro pensiero - il pascolo e la transumanza delle Navi della Buona Volontà.
E qui dobbiamo spiegarci bene. Sono, quelle che seguono, affermazioni che andrebbero date per scontate. Ma vanno ribadite a beneficio dei tanti furbacchioni in libera circolazione sull'argomento.
Nessuno vuole ostacolare, meno che mai impedire, la solidarietà in mare, il salvataggio delle vite in pericolo, il dovere di andare incontro a chi fugge da guerre e persecuzioni, crisi economiche e fame, colpi di stato rappresaglie religiose e tribali e pulizie etniche di questo o quel dittatore. E nessuno, in nome di una logica burocraticamente pelosa, può stilare classifiche della disperazione all'insegna del "questo si", "questo no", perché poi a furia di distinguere sulle cause che stanno a monte dell'emergenza, il naufrago corre il rischio di annegare. Se la destra, per motivi elettorali, sceglie una linea opposta, se ne assume le responsabilità davanti agli italiani e all' elettorato che prima o poi sarà chiamato a dire la sua. Dice un antico adagio siciliano: "mentre u medico studia, l'ammalato sinni va". E non dovrebbe esserci bisogno di  traduzioni.
E ancora.
Solo persone in mala fede possono insinuare il dubbio che la maggior parte delle ONG che prestano soccorso in mare lo facciano per un  tornaconto di natura economica. E chiediamoci anche quale sarebbe stato il bilancio dei vivi e dei morti in questi anni se, accanto alle navi della nostra Marina, non ci fossero state anche quelle delle ONG.
Dovrebbero essere concetti di solare evidenza. Un ABC che dovrebbe essere riconosciuto dall' insieme delle forze politiche, ma sappiamo che così non è.
Adesso a che punto siamo?
Un paio di giorni fa avevamo scritto qui che Scuse di Stato andrebbero rivolte al procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro,
il quale per primo non ci vide chiaro e arricciò il naso. E non perché si era permesso di mettere in discussione quei principi di solare evidenza che abbiamo appena elencato. Non perché' si era infilato a gamba tesa in un dibattito che non è' e non deve essere materia di pubblici ministeri e di magistratura. Più semplicemente, infatti, perché aveva richiamato l'attenzione di governo e istituzioni su alcune note stonate che aveva rilevato indagando sul fenomeno dei salvataggi in mare. E questo,invece, piaccia o non piaccia a molti, è il suo mestiere. Sappiamo come è andata. Con Zuccaro che si è ritrovato quasi sotto processo.
Oggi di Zuccaro e del suo collega, il procuratore trapanese Ambrogio Cartosio, che è riuscito a pescare con le mani nel sacco una nave che tutto faceva tranne che ispirarsi ai principi di "solare evidenza", nessuno parla più.
Ma secondo noi, le parole di Mattarella e Gentiloni sono rivolte anche a loro, oltre che al ministro Minniti potenzialmente delegittimato dal suo collega Delrio, come quando ci si rivolge a nuora perché suocera intenda. Ed è un bene - lo ripetiamo - che almeno su questo punto si sia fatta un po' chiarezza. Restano alcuni interrogativi.
Come mai alcune ONG rifiutano di sottoporsi a una discreta presenza della polizia italiana (un funzionario, dicasi: uno) a bordo delle loro imbarcazioni ? Mentre altre, una minoranza, non hanno avuto nulla da obbiettare mettendosi a disposizione dell' autorità italiana?
E come mai sono proprio le ONG che fanno il Gran Rifiuto a beneficiare di solidarietà e stima, plauso e incoraggiamento, da parte di una vasta area, non certo di destra, e della quale il ministro Delrio sembra essere in qualche modo l'autorevole portavoce?
Cosa c'è' di così difficile da capire? Quale Maestà dei Buoni Sentimenti andrebbero a ledere, con la loro presenza, gli ufficiali di polizia imbarcati al solo scopo di resocontare ciascuna traversata?
Corre voce che alcune navi, considerando troppo onerosa simile pretesa da parte delle autorità italiane, zitte zitte e alla chetichella si stiano allontanando dal mare dei buoni sentimenti.
Verrebbe da chiedersi: se ne vanno per così poco? Basta la presenza  a bordo di un poliziotto per far loro cambiare idea rispetto all'immane tragedia del Mediterraneo? E' molto curioso che ciò accada. Anche il ministro Delrio dovrebbe convenirne.
Ma a noi, che forse siamo troppo esigenti, non dispiacerebbe che venisse effettuata anche una sorta di anagrafe di tutte le navi in questione: ci piacerebbe conoscere i nomi degli effettivi proprietari, indipendentemente dalle bandiere che sventolano sul pennone.
Credeteci sulla parola: le sorprese non mancherebbero. Quanto al fatto che l’Europa, tutta unita, abbia scaricato solo sull’Italia un simile fardello, dovrebbe indurre le navi di Buona Volontà a non rendere la situazione ancora più complicata di quello che è.

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La rubrica di Saverio Lodato