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borsellino-sal-c-giuseppe-piazzadi Salvatore Borsellino - 29 maggio 2014
A seguito del mio post di ieri ho ricevuto parecchi messaggi da amici che mi invitavano a non mollare, non abbandonare la lotta. Mi spiace che qualcuno abbia potuto interpretare il mio stato d'animo come un volere gettare la spugna. Niente di più sbagliato, io, come 9 anni fa quando affrontai il cammino di Santiago ho bisogno soltanto di riflettere, riprendere fiato, per poi potere ripartire con più energia di prima.
E infatti stanotte ho riflettuto e ho pensato che rifare un cammino già fatto non è quello che mi può aiutare a ritrovare le motivazioni di cui ho bisogno, io ho bisogno di affrontare un sfida nuova e caricarla, come allora, di un forte significato simbolico.
Allora feci il viaggio insieme a mio fratello, ora ho deciso di fare un viaggio verso mi fratello, per tornare in quella città Palermo nella quale lui mi chiedeva sempre di tornare ogni volta che, al telefono, al momento di lasciarci, mi chiedeva sempre "perché non torni?".

Allora ho deciso di tornare, non andrò a Santiago, non lascerò l'Italia per intraprendere, come 45 anni fa, un cammino in "un altro paese". Tornerò a Palermo, a piedi, partendo da Ivrea, la prima città in cui andai a vivere dopo avere abbandonato quella Conca d'Oro che lo scellerato accordo tra mafia e politica aveva distrutto.
Percorrerò la Via Francigena. seguendo i sentirei e le antiche strade che da Canterbury portavano a Roma e poi da Roma seguirò fino ad Otranto e a Brindisi la via che portava i pellegrini ad imbarcarsi per Gerusalemme. Per poi trovare delle strade che mi portino a Palermo, in quella "Casa di Paolo" che voglio fare nascere nel quartiere della Kalsa dove abbiamo trascorso i primi anni della nostra vita.
Porterò con me una Agenda Rossa, per riportarla a Paolo, in via D'Amelio, li gli fu sottratta dopo quell'esplosione che, facendo a pezzi lui e i suoi ragazzi, gli diede una vita che non potranno mai più distruggere, ed e li che la farò tornare.

Tratto da: 19luglio1992.com

Foto © Reuters/Giuseppe Piazza

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