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di Salvatore Borsellino e la redazione di 19luglio1992 - 8 ottobre 2010
Vogliamo esprimere tutta la nostra più sincera e sentita solidarietà al Magistrato Antonino Di Matteo di fronte alla notizia della richiesta presentata dal Ministero di Grazia e Giustizia al CSM e alla Procura Generale della Cassazione di effettuare accertamenti...


...sulle dichiarazioni rilasciate dal Dott. Di Matteo il 13 giugno 2010.

La fase preliminare degli “accertamenti” potrebbe condurre all’apertura di un procedimento disciplinare a carico del Magistrato. Il 13 giugno 2010 il Sostituto Procuratore Nino Di Matteo si era espresso a tutela dei colleghi magistrati dopo l'ennesimo attacco denigratorio da parte del premier Silvio Berlusconi ai giudici da lui definiti "politicizzati" e desiderosi di "rovesciare per via giudiziaria il risultato elettorale, il voto degli italiani". Di Matteo aveva replicato a nome dell'ANM palermitana con queste parole: "Continua la sistematica e violenta offensiva di denigrazione e isolamento di quei magistrati che credono ancora nel principio dell'uguaglianza di tutti davanti alla legge. Noi resisteremo perchè crediamo nella Costituzione sulla quale abbiamo giurato. Mi chiedo con quale faccia continuino a collaborare con questo Governo i colleghi distaccati al ministero della Giustizia che hanno giurato sulla stessa Costituzione".

Sottoscriviamo parola per parola le frasi pronunciate da Antonino Di Matteo. Riteniamo in particolare che le sue affermazioni in difesa dei magistrati che credono ancora nell’articolo 3 della Costituzione siano oggi più vere e necessarie che mai. Difficilissime indagini stanno cercando di fare luce sulla stagione delle stragi del biennio 1992-93 e sulle persistenti collusioni tra la criminalità organizzata e pezzi delle Istituzioni. Le notizie riguardanti pesanti minacce rivolte agli inquirenti impegnati in queste delicate indagini si moltiplicano ogni giorno. E' del 7 ottobre 2010 la notizia di un documento anonimo recapitato alla DIA di Caltanissetta relativa al possibile avvio di una “comune strategia stragista” fra mafia, 'ndrangheta e camorra avente l'obiettivo di colpire alcuni tra i magistrati ed giornalisti più esposti nella lotta alle mafie ed alle complicità tra criminalità organizzata e pezzi dello Stato. E' indispensabile che tutta la società civile e le Istituzioni reagiscano facendo scudo attorno ai destinatari di queste minacce, difendendoli e tutelandoli in ogni modo possibile. Qualunque azione volta a delegittimare ed isolare chi in prima persona sta conducendo questa lotta potrebbe avere conseguenze gravissime. Alla notizia della richiesta di accertamenti da parte degli uffici del Ministero di Grazia e Giustizia sulle dichiarazioni del Sostituto Procuratore Nino Di Matteo, uno degli Uomini più esposti nella lotta alle collusioni tra mafia e potere, siamo rimasti sconcertati.

Esprimiamo pertanto tutta la nostra più profonda stima, il nostro affetto ed il nostro incondizionato appoggio al Dott. Nino Di Matteo e a tutti gli Uomini delle Istituzioni che stanno dando il meglio della proprie capacità umane e professionali per tener fede al giuramento fatto sulla Costituzione. Esortiamo tutti i cittadini ed in particolare gli aderenti al Movimento Agende Rosse a stringersi attorno a chi sta conducendo questa difficile lotta e a respingere con la massima fermezza qualsiasi tentativo di delegittimazione ed isolamento possa essere messo in atto a loro danno. Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte.

Salvatore Borsellino e la redazione di 19luglio1992


Palermo, 13 febbraio 2010: sit-in del Movimento Agende Rosse in difesa dei nostri Giudici

Tratto da: 19luglio1992.com


Ad Antonino Di Matteo l'abbraccio e il totale sostegno da parte di tutta la redazione di ANTIMAFIADuemila