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di Christina Pacella - 31 ottobre 2009
Il giornalista Andrea Braconi di "Crossing", nuovo format di approfondimenti ed informazione, intervista Salvatore Borsellino in occasione della presentazione il 17 ottobre 2009 dell'Agenda Rossa di Paolo Borsellino presso la Società Operaia di Porto San Giorgio.  L'INTERVISTA-VIDEO ALL'INTERNO!



L'intervista è introdotta da un reportage dell'incontro a Porto San Giorgio a cura di Christina Pacella.

E' difficile parlare di Salvatore perche' non ci sono parole che riescono a raccontare una persona, un cuore, un'anima, un'intelligenza tanto bella quanto importante. Cosa posso dire, io, dell'incontro con Salvatore a Porto San Giorgio? E' gia' stato detto tutto, l'ha detto, lo dice dice Salvatore ogni giorno, instancabilmente in ogni angolo del paese. Lo esprime con l'Agenda Rossa, attraverso i suoi occhi spesso lucidi, attraverso la sua voce che a tratti si rompe per il modo in cui e' costretto a ricordare Paolo, Emanuela, Agostino, Vincenzo, Walter e Claudio. “Eroi”, potevamo benissimo fare a meno di un tale sacrificio. Le persone vere sono quelle che hanno l'amore nel cuore, quelle che hanno sete di giustizia. La sala della Societa' Operaia di Porto San Giorgio era gremita di persone vere che, almeno per quelle tre ore si sono spogliate dei colori e delle bandiere politiche che indossano ogni giorno. Ecco, questo e' il nostro Salvatore, un uomo che ci riporta sulla strada dei valori, dei diritti umani. Una strada che nessuna entita' politica ha il diritto di sfaldare passandoci sopra con i carri armati del potere deviato, contorto, rubato ad elettori che confidano in uno Stato di Diritto.

Salvatore chiede la verita' e la chiediamo anche noi. Vogliamo sapere chi, vogliamo sapere perche' Paolo e la sua scorta sono stati trucidati? Lo vogliamo sentire dalle bocche che hanno taciuto per tutto questo tempo, negando a Salvatore, a tutta la sua famiglia ed alle famiglie della scorta di Paolo la possibilita' di vivere e piangere la morte dei propri cari privatamente, dignitosamente nella consapevolezza che lo Stato, e' stato garante di giustizia e verita', non complice di un massacro da guerriglia fondato su di una trattativa con la criminalita' organizzata.

Salvatore sta rieducando un popolo, un paese che non ha bisogno di formule magiche per ritornare lungo la via della giustizia, della legalita', della trasparenza. Occorre coraggio, quel tanto che basta per mandar fuori dalle nostre, le NOSTRE istituzioni i criminali che vi dimorano per iniziare a seguire con coerenza ed impegno disinteressato quanto e' scritto nella Costituzione, una carta colma di umanita', espressione di civilta', una poesia che parla di uguaglianza. Per far questo diventa necessario ritrovare il piacere della conoscenza, dell'intelletto attraverso i libri, l'arte, la cultura. Dobbiamo farlo noi adulti per primi. Cosi', daremo modo ai giovani di riappropriarsi della facolta' e della capacita' di pensare e di agire. Se riusciamo a raggiungere questo traguardo, probabilmente, in un futuro non molto lontano non sentiremo piu' parlare di mafia, di poverta', di disoccupazione, di incidenti sul lavoro, di mari inquinati, di terremoti che riducono in miseria gli abitanti di intere citta', di frane che travolgono le vite dei nostri bambini, di malasanita', di immigranti lasciati morire dove il loro ultimo respiro echeggia in modo spettrale pronunciando la parola “speranza”. Se noi riusciamo a fare questo allora in Italia si tornera' a vivere liberamente e non avremo piu' bisogno di eroi come Paolo Borsellino, non avremo piu' bisogno di martiri, di persone che sacrificano la propria esistenza e la propria vita per farci comprendere la differenza tra giusto e sbagliato. Paolo disse: “ ...la casa giustizia e' la casa di tutti i cittadini italiani..” Mi sembra lo spunto ideale per iniziare a cambiare.

Tratto da: 19luglio1992.com


La video-intervista di Andrea Braconi a Salvatore Borsellino - Prima Parte



La video-intervista di Andrea Braconi a Salvatore Borsellino - Seconda Parte

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