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di Giulietto Chiesa
(Quasi tutti di sinistra, sempre che questa parola abbia ancora un significato diverso da quello toponomastico)

Ha ragione Mattarella? Ha ragione Salvini-Di Maio? Come si legge la Costituzione? Le domande s'ingarbugliano, i trucchi verbali si moltiplicano. Cosa ha detto Savona? Cosa non ha detto? Ma dove eravate fino a ieri? Chi sono i buoni, chi i cattivi?
Provo nausea.
Poi leggo poche parole chiare, chiarissime e rinasco alla speranza della ragione. Le ha pronunciate Paolo Maddalena. Ve le ripropongo qui: semplici, inequivocabili, limpide, riassuntive di questa tragedia.
Eccole: "La mancata approvazione della proposta di governo dei vincitori delle elezioni politiche M5Stelle e Lega è il riconoscimento formale della fine della democrazia e del passaggio della sovranità del popolo Italiano alla finanza e alle multinazionali. Il pensiero neoliberista può festeggiare il suo trionfo liberticida".
È stato un processo lungo, subdolo, quasi invisibile. Durato 30 anni. Fino ad ora pochi se n'erano accorti. Domenica 27 è stata celebrata, coram populo, la sua epifania. I "padroni universali" ci hanno detto che il potere è il loro. E che il Consiglio di Amministrazione della Banca conta di più della volontà di un popolo. Dei popoli. E che non siamo e non saremo più proprietari né dei nostri beni, né del nostro destino e neppure della nostra vita.
Se il popolo italiano non comprende, ora, questa sentenza, non ci sarà più riscatto.

Foto © Imagoeconomica