Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

NEWS 256186di Giulietto Chiesa
Pogrom di Odessa (2 maggio 2014): La Polizia ucraina prese parte al massacro. Il Consiglio d'Europa riconosce l'evidenza che avevamo sempre raccontato.
Finalmente anche il Consiglio d'Europa riconosce l'evidenza. Attraverso il Gruppo Internazionale di Consultazione (GIC) si dicono alcune cose decisive (sebbene con molte prudenze e impudenze):

a) L'indagine fino ad ora fatta dalla autorità di Kiev è "ineffettiva" e "non è indipendente".

b) La polizia ha preso "parte attiva" nel corso dei disordini. Non è detto chiaramente da che parte, ma, dato il risultato del pogrom, si capisce.

c) Occorre un'indagine "del tutto indipendente dagli organi di polizia". Il che significa che bisogna mettere sotto inchiesta la polizia di Odessa e la magistratura che ha condotto fino a qui le indagini.

d) Anche i vigili del fuoco sono stati inerti e hanno permesso l'eccidio.

E' solo una piccola parte della verità.

Si potrebbe dire meglio tardi che mai. Ma c'è la memoria degli oltre 100 morti di quel giorno, di cui gli italiani non sanno nulla, mentre i nostri governanti vanno a Kiev a stringere mani insanguinate.

SERVIZI DI MEGACHIP E DI PANDORATV IN ARGOMENTO

Tratto da: megachip.globalist.it