Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

NEWS 227926di Giulietto Chiesa - 24 dicembre 2014
L'ambasciatore UE in Georgia descrive uno scenario in grado di creare nuovi focolai e nuove provocazioni da Guerra Fredda. Prepariamoci a nuove ondate di menzogna.

L'ambasciatore dell'Unione Europea a Tbilisi, signor Janos Herman, ha rilasciato un'intervista all'ANSA in cui dice che l'accordo di associazione tra UE e Georgia "riguarda tutta la Georgia, non una parte".

 Dunque le "cure" europee saranno destinate anche ai territori dell'Abkhazia e dell'Ossetia del Sud.

Le due Repubbliche indipendenti, riconosciute come tali dalla Russia, nel 2008, dopo l'aggressione della Georgia di Saakashvili, vengono definite dall'ambasciatore come "secessioniste".

Le popolazioni locali "verranno coinvolte". Come è facile immaginare, sicuramente senza chiedere il permesso ai governi locali, in quanto, appunto, "secessionisti".

E' l'annuncio di provocazioni prossime venture.

Del resto la NATO è già presente sul territorio georgiano, sebbene la Georgia non sia ancora un membro dell'Alleanza. Ufficialmente per esercitazioni congiunte e per corsi di formazione dei quadri militari, ma in sostanza per esercitare pressione e svolgere, all'occorrenza, funzioni di polizia.

Poi, quando le provocazioni verranno attuate, diranno che è la Russia che intende espandersi. Dunque prepariamoci a subire altre ondate di menzogne.
Buon Natale a tutti.

Tratto da: megachip.globalist.it

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos