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EWS 205277Un botta e risposta fra un lettore che sta a Kiev e Giulietto Chiesa. Quanto han contato i nazisti a Euromaidan? Dove porta la deriva russofobica e la voglia d'Europa ucraina?

di Giulietto Chiesa.
Rispondo a Luca Cevenini, che mi scrive queste cose:

 
Signor Chiesa,
Lei afferma che coloro che hanno organizzato Euromaidan erano, e sono, nazisti. Personalmente ho assistito a tutto quanto è avvenuto a Kiev, cominciando dal pestaggio degli studenti in Novembre (organizzato ovviamente da Yanukovich), e finendo col massacro di studenti, professori, impiegati, tecnici del suono, imprenditori, giovani e vecchi, ecc. (5 o 6 erano di Svoboda) il 18 e il 20 di Febbraio.
Ho visto anche milioni di persone protestare a Kiev, pacificamente fino alla promulgazione delle leggi di gennaio. Ho potuto anche verificare personalmente che la storia raccontata da Yakimenko (quella dei cecchini del Maidan) è falsa. Metodi nazisti in Euromaidan se ne sono visti, ma erano quelli adottati da Yanukovich: vedi Chornovol e Bulatov, e tanti altri episodi, non ultimo l'assassinio di 2 o 3 persone in gennaio.
Potrebbe riassumere le evidenze che secondo Lei provano che qui la gente, scesa in piazza per il pane, in realtà ha combattuto per i nazisti?
Grazie.
Luca Cevenini
 
Prima di affrontare le questioni nel merito, invito Cevenini e altri lettori a leggersi il mio articolo su "Come si abbattono i regimi".
È già una risposta esauriente alle obiezioni di Cevenini.
Perché, sebbene scritto due anni fa circa, rappresenta benissimo la situazione attuale.
Più in dettaglio: coloro che hanno «organizzato Euromaidan» sono gli Stati Uniti d'America, insieme alla Polonia e alle tre repubbliche baltiche (l'elenco è più lungo, ma lasciamo stare).
Coloro che hanno «eseguito» Euromaidan sono i nazisti di Settore Destro e di Svoboda.
Le differenze ci sono ma, ai nostri fini, sono poco rilevanti.
I killer (gli stessi di Odessa) sono stati istruiti in Ucraina, poi in Polonia e in Lettonia. Con i denari americani (i 5 miliardi della signora Nuland) e l'appoggio diretto dei servizi segreti Usa, polacchi e lettoni. Che la storia di Yakimenko sui cecchini sia falsa lo dice lei. A me risulta che l'inchiesta sia stata fermata a Kiev. E penso che non sarà riesumata tanto presto. In ogni caso si vada a risentire la conversazione telefonica tra il ministro estone e la signora Ashton.


Fu lui a avvertire che i cecchini sparavano e uccidevano su ambo i fronti. Del resto sempre nel mio articolo sopraccitato io racconto di un episodio identico, messo in atto a Vilnius nel 1991. Si spara sugli amici e poi si getta la colpa sul nemico.


Inoltre tutto il presunto "nazismo" di Yanukovich se ne va in fumo di fronte alla sua totale incapacità di fermare l'operazione su modello Gene Sharp.
Se fosse stato deciso, invece che giocare su due tavoli, Euromaidan l'avrebbe fermata ben prima che le provocazioni dei nazisti pagati dall'Occidente potessero sfociare in un golpe vero e proprio. Questi dittatori che non sanno difendersi mi sono sempre sembrati degli strani "dittatori". A parte il fatto che Yanukovich non può essere chiamato dittatore perché in quel momento era il legittimo presidente in carica.
Per il resto affermo esattamente che la gente (sicuramente e giustamente inferocita) che era in piazza non era certo composta di nazisti soltanto. Ma ha combattuto , senza saperlo, per i nazisti. C'erano migliaia di persone in buona fede, sicuramente. Ma chi guidava erano i servizi segreti americani e ucraini. Lei non ha visto le squadre armate?Non ha visto i poliziotti bastonati a morte? Ma dov'era? La gente - con il cervello imbottito dai miti dell'occidente da 23 anni almeno - era ed è convinta che domani andrà in Europa (poveri loro, si illudono dopo essere stati illusi), e che tutti diventeranno ricchi e prosperi in una democrazia europea oggi aborrita o snobbata dalla maggioranza degli europei. Questa storia l'ho già vista con i miei occhi in Russia nel 1991. Adesso si ripete.
E, a questo proposito occorre richiamare il concetto di responsabilità collettiva. Dopo il massacro di Odessa io considero corresponsabili quegli ucraini che, sapendo cos'è accaduto, se ne stanno zitti. Non sono nazisti pure loro, ma sono complici dei nazisti. Su questo non ho dubbio. Evidentemente la russofobia di cui sono stati nutriti ha obnubilato le loro menti. Se pensano di poter vivere in un'Ucraina "democratica" che ha realizzato la pulizia etnica dei russi, pagheranno in futuro le loro responsabilità morali. E sarà giusto così.
Infine parlo di lei, Cevenini. Dice di essere stato testimone dei fatti. Allora mi dica lei qualche cosetta. Non ha visto i pacifici dimostranti armati di fucili e pistole? Non ha visto le catapulte da cui si gettavano pacchi incendiari grandi come valigie? Non ha visto i poliziotti incendiati con i lanciafiamme? Se lei non ha visto tutto questo (che noi abbiamo mostrato su pandoratv.it) allora vuol dire che lei è un testimone cieco, oppure non attendibile, oppure bugiardo. Veda lei quale di queste connotazioni le è più congeniale.
Giulietto Chiesa

Tratto da: megachip.globalist.it

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