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marini-francodi Giulietto Chiesa - 18 aprile 2013
La parabola del Partito Democratico precipita nel baratro nella tarda serata del 17 aprile 2013. La candidatura di Marini alla presidenza della Repubblica, avanzata da Bersani nel plenum del PD, spacca il partito in una decina di frammenti, che non saranno più ricomponibili in nessun modo duraturo. E trova il consenso entusiastico della destra. Un vero torrente di zombi fumanti invade le fognature televisive di un paese alla deriva in una palude stagnante.

E' l'inciucio più inverosimile della storia degl'inciuci: quello che ammazza uno degl'inciucianti. L'Italia, quella che ancora riesce a sopravvivere, osserva attonita. Che la casta fosse putrescente non c'erano dubbi, per i viventi. Ma che si giungesse a tanto, a un vaudeville così frastornante, pochi riuscivano a immaginare.

Proporre uno come Marini, che conosce a malapena l'abruzzese, alla più alta carica dello Stato, equivale a considerare la più alta carica dello Stato italiano come corrispondente a Marini.

Il che ci conferma nella nostra impressione: che il suo predecessore avesse abbassato al livello zero il prestigio della funzione e della carica.

Ora, nel momento in cui scriviamo, nessuno sa se effettivamente il signor Marini sarà oggi presidente della repubblica (saranno abolite le maiuscole in omaggio al personaggio). Non si può sapere perché all’indomani del baratro bersaniano molti zombi si trasformeranno magicamente in "franchi tiratori" (espressione che non rende pienamente l'idea poiché quanto a "tiratori" si può ancora discutere, ma certamente quella plebaglia non può in alcun modo essere definita "franca").

Ma il guasto è comunque irrimediabile. Anche se Marini finisse impagliato (come era quasi certo fosse già da tempo), il PD non sarà più riciclabile. Neanche rottamabile. Rottamare Bersani è impossibile comunque. Resterà il giovane Renzi, paragonabile a un'iniezione di morfina, di quelle che, pare, ti concedono un po’ d'euforia nelle convulsioni finali.

Il resto è solo spazzatura. Il prossimo presidente della repubblica, prodotto di questi zombi, può essere solo spazzatura anch'egli, o anch'esso, che dir si voglia.

Se ci fosse un esercito capace di pensare e di agire, dovremmo avere paura. Invece non ne abbiamo, perché l'abbassamento del tenore intellettuale ha sicuramente contagiato anche i vertici delle forze armate. Resta l'Eurogendfor, la polizia polivalente europea.

Prepariamoci a essere commissariati da qui alle prossime, inevitabili elezioni, sempre che ce le lascino fare. E, se ce le lasciano fare, cacciamoli via tutti, per davvero. Ma non dovremo accontentarci del 25%.

Tratto da: megachip.info