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da megachipdue.info - 1° novembre 2010
Cinquecento iscritti in nove regioni: il laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa si presenta nello scenario politico italiano...  

...proponendo la “sostenibilità ecologica” e il “superamento della dicotomia tra destra e sinistra”.

GENOVA - Può contare su circa 500 attivisti molto determinati “Alternativa”, il movimento politico fondato nello scorso aprile dal giornalista ed ex europarlamentare Giulietto Chiesa, che ha già costituito nove gruppi regionali in Italia e ambisce a rappresentare «quella larga fascia di cittadini che avverte la crisi profonda del Paese e che è rimasta orfana di riferimenti politici».

La seconda assemblea nazionale di Alternativa si è riunita il 30 e 31 ottobre 2010 al Circolo Autorità Portuale di Genova. Il dibattito è stato interamente ripreso in video e sarà presto a disposizione sul web, a partire dalla relazione di Giulietto Chiesa.

Alle giornate genovesi hanno partecipato non soltanto gli attivisti che hanno scelto di dedicare alle attività di Alternativa molte ore di militanza ogni settimana (come per la raccolta di firme per le energie rinnovabili e altre iniziative). Sono intervenuti anche diversi intellettuali molto gelosi della propria autonomia ma nondimeno portati a simpatizzare per un dialogo – non solo in Italia – con movimenti aperti e fuori dagli schemi: lo storico Franco Cardini, il blogger Miguel Martinez, il fondatore di Media Watch Global Roberto Savio, lo scrittore Nicolai Lilin.

L’assemblea ha eletto lo stesso Chiesa come presidente del laboratorio politico, che ambisce promuovere assieme ad altri movimenti la presentazione di liste di candidati in numerose circoscrizioni alle prossime elezioni amministrative.

alternativa-naskidaIl segretario di Alternativa sarà invece il matematico Marino Badiale. Il neoeletto segretario ha scritto in tempi recenti diversi saggi, assieme a Massimo Bontempelli, per teorizzare l'esaurimento storico - e perciò il necessario superamento - della dicotomia destra-sinistra nell’attuale e futura fase politica. Questa impostazione è stata scelta come una sorta di “primo pilastro ideologico” di Alternativa.

«L'altro pilastro – spiega Badiale – è la “sostenibilità ecologica” quale parametro di nuove politiche per uscire dalla crisi. L'attuale modello di sviluppo illimitato è infatti insostenibile e, se non fermato, porterà a una gravissima crisi di civiltà». Il tema sta diventando sempre più patrimonio comune di nuovi movimenti che apertamente parlano di “decrescita felice”, acrescita, “semplicità volontaria”, sobrietà, decrescita mirata, società dei “2000 watt a testa”. Mentre la casta – inclusa la sinistra istituzionale - insegue ancora improbabili ripartenze del PIL, perfino una figura molto addentro al grande giro del capitalismo, come Guido Rossi, parla ormai di «crescita impossibile e fine del progresso». Segno che una sensibilità di questo tipo può diventare un progetto politico in grado di toccare retroterra molto vari e molto vasti.

«Alternativa – aggiunge Chiesa – si propone nel panorama politico attuale come “motore aggregante” di comitati di cittadini e movimenti spontanei e estranei alla “casta” e sta avviando un processo costituente insieme a molti di questi soggetti.

Tratto da: megachipdue.info