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di Giorgio Bongiovanni
Vent'anni sono passati da quel 25 marzo in cui veniva presentato a Palermo il primo numero di ANTIMAFIADuemila. Da sempre il nostro principale intento non è solo quello di riportare le informazioni che riguardano le maggiori mafie che infestano il nostro Paese (Cosa Nostra prima di tutte e poi ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita) e spiegare come queste agiscano e proliferino in stretta connessione con il potere politico, economico, istituzionale deviato e occulto. Da vent'anni, infatti, il nostro intento è quello di dare un piccolo contributo per cercare la verità sulle stragi, in particolare quelle che hanno dilaniato i corpi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, dei loro agenti di scorta e degli innocenti che hanno perso la vita nelle cosiddette stragi del Continente. Infatti siamo profondamente convinti, sulla base degli atti processuali e delle nostre ricerche, che dietro questi eventi ci sia stata una regia ben precisa atta a stabilire determinati equilibri interni ed esterni al nostro Paese. E ancora siamo convinti che in quelle stragi di Stato vi siano stati mandanti e concorrenti esterni che hanno portato alla nascita della Seconda Repubblica. Quelli trascorsi sono stati anni di duri sacrifici. La rivista cartacea resiste, trasformandosi da una pubblicazione mensile ad un numero annuale, ma è su internet che si concentra oggi il nostro lavoro.
Nell'Aprile del 2010 avevamo poche migliaia di lettori. Dieci anni dopo le statistiche ufficiali di Google Analitycs del nostro quotidiano online, nel mese di maggio, dicono che abbiamo 376.860 lettori univoci.
Siamo onorati per questi risultati e cercheremo sempre di offrire loro un'informazione corretta, con indagini giornalistiche, analisi e approfondimenti. Tutto gratuito, grazie al contributo generoso di amici fraterni; cittadini comuni che sostengono le nostre spese per realizzare il nostro lavoro. Per certi versi una piccola missione. In tutti questi anni non abbiamo mai ricevuto, e mai riceveremo, finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro viene portato avanti grazie a cittadini privati che ci sostengono (e siamo certi continueranno a sostenere), credendo nel progetto di informazione libera che stiamo portando avanti. A loro va il nostro grazie così come ai lettori che, giorno dopo giorno, ci stanno dando la loro fiducia.
Un caro abbraccio a tutti voi.